Dinamico ed effervescente è il fuori casa di Catania. Un fenomeno iniziato una decina di anni fa, con la nascita di locali dai concept più svariati, gestiti da giovani, che subito hanno conquistato il pubblico etneo.
NEL SEGNO DI BUATTA
Aperto tre anni fa, Buatta (che in dialetto siciliano fa riferimento a un contenitore) è ‘capitanato’ da quattro soci: Damiano Valguarnera, Giorgia L’Episcopo, Nicolò Giannotta e Agnese Privitera. Si tratta di un locale, situato nella centralissima via Crociferi, una delle più belle della città etnea (con la presenza di sette chiese barocche), dal concept molto originale. “L’arredo è caratterizzato da legno e ferro – spiega Valguarnera –. Il progetto è stato ideato e realizzato dall’architetto André Balla, francese di nascita, ma arrivato a Catania vent’anni fa”. Ma com’è nata l’idea di un locale di questo tipo? “A noi quattro soci è sempre piaciuta la birra artigianale, per cui abbiamo pensato di aprire un luogo dove, appunto, la birra artigianale fosse protagonista. Questo, quindi, è il nostro core business ed è rappresentato da un’ampia offerta di etichette, in particolare di produzione siciliana ed europea del nord, soprattutto di stile trappista”.
Aperto tutti i giorni dalle dieci all’una di notte, a parte il lunedì, dove l’apertura è alle cinque del pomeriggio, Buatta affronta tutti i momenti caldi della giornata, a partire dal pranzo, dove, come sottolinea Valguarnera, “proponiamo il cunzatizzo, ovvero pane cunzato (condito/farcito), a base di farine di grani antichi, nei modi più originali. Per esempio, con una base di formaggio tuma, a cui aggiungiamo capocollo di suino dei Monti Nebrodi, cialde di formaggio ragusano e menta. Ci sono poi le nostre classiche creazioni in vetro e i taglieri misti di salumi e formaggi. Stiamo parlando di prodotti del territorio: il nostro menu è ricco di presìdi Slow Food, prodotti biologici e Dop, tutti prodotti da piccoli artigiani”. Nel pomeriggio, al momento del coffee break, i clienti possono degustare caffè, tisane e infusi, accompagnati da dolci di produzione propria. “Al momento dell’aperitivo, non seguiamo la moda del buffet, ma proponiamo alcuni piatti da abbinare alle nostre birre, ai vini, rigorosamente siciliani, e ai cocktail”.
NEL REGNO DEL…VERMOUT
Aperto da dicembre 2016, Vermut è un locale molto particolare, gestito da Francesco Rubino. “Il core business di Vermut è rappresentato dall’abbinamento tra i salumi prodotti sui Monti Nebrodi, ovvero la mia zona d’origine, e i cocktail. Essendo bartender da una quindicina d’anni, ho pensato di unire la mia professione alla conoscenza dei prodotti della mia terra natìa”. Realizzato con materiali di recupero, che gli donano un aspetto veramente originale, e situato in una piccola via del Centro Storico di Catania, Vermut propone un’ampia gamma vini e distillati, con, e non poteva essere altrimenti, una vasta scelta di vermut. “Sono circa 50 le tipologie, soprattutto di piccole aziende di grande qualità – spiega Rubino –. I clienti possono quindi scegliere il prodotto che più si avvicina ai loro gusti”
LA BOHEME DEI COCKTAIL
Nel regno del bere miscelato. Così possiamo definire Boheme, il locale aperto nel marzo del 2016 da Bruno Arena e Salvo Longo. Amici per la pelle, il primo arrivava da esperienze professionali nel marketing e comunicazione, il secondo bartender fino al midollo. “Abbiamo pensato di unire le nostre esperienze per creare un locale originale rispetto alla tradizionale offerta di Catania – spiega Arena –. Da noi il cliente si sente protagonista e coinvolto nella realizzazione dei cocktail. Infatti, non abbiamo una drink list, ma dialoghiamo con i clienti cercando di capire quali sono i loro gusti e le loro preferenze”. Aperto dalle sette di sera fino a notte inoltrata, Boheme è diventato immediatamente un punto di riferimento per gli amanti della mixability di qualità. Tanto più che Longo è stato il vincitore della seconda edizione di Bartendency, sul canale Fox, aggiudicandosi il titolo di ‘Molinari Ambassador’. “Certamente la vittoria di Salvo è stata un’ulteriore spinta per il decollo del nostro locale” sottolinea Arena. I cocktail proposti sono realizzati con frutta fresca e bitter preparati direttamente nel locale. “Inoltre, abbiamo un’ampia gamma di liquori biologici – prosegue Arena –. Da sottolineare, che non abbiamo una cucina: in abbinamento ai nostri drink proponiamo sandwich e bruschette preparati con prodotti tipici siciliani”.
NEL REGNO DEL…FUD
Si chiamano Fud e Fud Off e sono stati ideati e creati da Andrea Graziano, già titolare di uno dei locali storici di Catania, ovvero il Sale Art Cafè. “Cinque anni fa, sulla scia del successo del Sale Art Cafè (aperto nel 2001), ho deciso di lanciare Fud, un locale che fin dall’inizio aveva un’offerta semplice, di stuzzichini e cocktail, diciamo meno impegnativo del Sale Art Cafè – spiega Graziano –. Non mi aspettavo un successo così immediato: oggi arrivano al locale circa oltre 600 persone al giorno. Per questo motivo ho aperto un terzo locale, Fud Off, proprio di fronte a Fud, sulla stessa via (Santa Filomena, ndr)”. Fud Off ha un’atmosfera dark, molto caratteristica, ed è un cocktail-bar e ristorante, aperto dalle sei di sera fino alle due di notte. Tornando a Fud, che, invece, è aperto da mezzogiorno a notte inoltrata, si può dire, proprio come la definisce lo stesso Graziano, una Bottega Sicula, dove si mangiano piatti tipici a base di prodotti del territorio siciliano, con un menu molto originale. “Proponiamo, per esempio, il ‘Cicchen Burger’, con carne di pollo modicano, cavolo cappuccio stufato, cavolo rosso, provola delle Madonie, rucola, olio extra vergine d’oliva Fud, salsa al curry, cipolla rossa in agrodolce in pane soffice con semi. Oppure ancora ‘Baffalo burger’, realizzato con carne di bufalo ragusano, insalata mista, mozzarella di bufala ragusana, peperoni arrosto con aglio rosso di Nubia e prezzemolo, maionese, cipolla rossa in agrodolce in pane casareccio con semi”. Non manca certo l’originalità ad Andrea Graziano, che dimostra di essere un imprenditore a ‘360 gradi’, che abbina la creatività siciliana a un’organizzazione… quasi tedesca.
PREMIATA DROGHERIA
Si chiama Premiata Drogheria ed è un locale creato da Marcello Santocchini e dal figlio Nicolò, entrambi professionisti del mondo della ristorazione. Aperto nel luglio 2017, si tratta di un luogo di somministrazione molto particolare, dove l’offerta spazia da un’ampia gamma di tè a vini e liquori, per finire a una serie di piatti che ricordano la cucina orientale. Caratteristico è l’ambiente: un ampio locale con affaccio vetrato sull’esterno. I clienti possono stare comodamente seduti al banco, su sedie alte, oppure sfruttare lo spazio esterno, con decine di tavolini, è scegliere la propria bevanda da un distributore di buone birre oppure da punto mescita che propone un’offerta di spumanti.
Abbiamo visto, quindi, in questa rapida panoramica, cinque esempi del mercato del fuori casa. I locali che abbiamo presentato sono stati aperti negli ultimi anni, una conferma della grande dinamicità della città etnea. Imprenditorialità e capacità di creare nuovi format, pur rimanendo legati alla tradizione, sono i fattori vincenti del rinascimento di Catania. Si può essere sicuri che la città sorprenderà ancora nei prossimi anni.