È stato tra i primi a intuire le potenzialità del mercato del Foodservice, creando nel 1972, a Flero, in provincia di Brescia, la società Dac, specializzata nella distribuzione di prodotti food & beverage per il fuori casa. Giuseppe Scuola, fondatore e oggi Presidente dell’azienda, forse allora non si immaginava che Dac sarebbe diventata a distanza di 46 anni il secondo operatore nazionale del settore. Una realtà distributiva in costante crescita, l’ultimo fatturato, a giugno 2017, ha toccato i 360 milioni di euro, che propone un’offerta di prodotti food completa, con una particolare attenzione, per il settore beverage, al mondo del vino. Ne parliamo con Daniele Scuola, figlio di Giuseppe e CEO della società.
Quanti sono i punti vendita serviti e di quale tipologia?
Serviamo oltre 18mila punti vendita in tutta Italia, di cui circa il 65% è rappresentato da ristoranti e bar, mentre il restante 35% comprende catene di locali, catene alberghiere e realtà della ristorazione collettiva.
Quali sono le principali categorie di prodotto distribuite?
Il nostro assortimento comprende circa 17mila referenze. Per quanto riguarda il food, praticamente copriamo tutte le diverse categorie, compreso il fresco e il surgelato: la nostra offerta è a “360 gradi”. Rispondiamo alle esigenze sia della ristorazione commerciale moderna e collettiva, con linee di prodotto ad hoc, caratterizzate da un ottimo rapporto qualità-prezzo, sia l’alta ristorazione, con una gamma di prodotti gourmet. Per il beverage, il nostro fiore all’occhiello è l’offerta di vini: circa 1.850 etichette, di cui il 90% italiane, appartenenti alle più importanti realtà produttive del nostro Paese. Per quanto riguarda i vini esteri, abbiamo un ottimo assortimento di etichette francesi, soprattutto di Champagne. L’idea di base è creare per i nostri clienti una lista vini da proporre nei loro locali. Un progetto che è talmente piaciuto ai nostri partner produttori al punto che ci hanno affidato la gestione delle loro etichette nel Foodservice.
Quindi la profondità dell’assortimento è uno dei vostri plus?
Esattamente, un plus che si abbina al nostro altro punto di forza: il servizio, rapido, efficiente e capillare, con consegne in tutta Italia a 24/36 ore dall’ordine.
In merito a quest’ultimo aspetto, com’è organizzata la vostra rete commerciale e distributiva?
Abbiamo la direzione commerciale all’interno del nostro quartier generale di Flero (Bs), dove c’è anche il primo dei nostri depositi/magazzini, da cui partono i prodotti per la Lombardia e il Nord Ovest. Siamo proprietari anche di altri tre magazzini/depositi: a Padova, per il Triveneto, Ravenna, per l’Emilia Romagna, e Pescara, per la costa adriatica. Le restanti zone d’Italia sono raggiunte attraverso dei ‘Transit Point’, che smistano i nostri prodotti verso le varie destinazioni. Aggiungo due dati, sempre relativi alla struttura distributiva: abbiamo circa 450 agenti monomandatari, mentre il nostro parco mezzi comprende 445 veicoli, di varie dimensioni.
Avete furgoni brandizzati?
Sì, esclusivamente con il logo Dac.
Parliamo del rapporto con i vostri fornitori: avete accordi in esclusiva?
I nostri fornitori sono circa 1.700 e con loro abbiamo degli accordi in esclusiva legati a qualche prodotto. In generale, i rapporti, gestiti e sviluppati dalla direzione commerciale e consolidati nel corso degli anni, sono molto simili a vere e proprie partnership. Torno a fare l’esempio dei produttori vinicoli, che hanno creduto nella nostra strategia commerciale e si sono affidati a noi per la gestione dei loro prodotti.
Fate attività promozionale e marketing in accordo con i vostri fornitori?
Sì. In particolare, l’attività è rappresentata soprattutto da serate a tema e degustazioni, dove i nostri fornitori hanno la possibilità di far conoscere i loro prodotti in maniera più approfondita.
Il ritardato o mancato pagamento da parte dei vostri clienti del fuori casa è un problema sentito anche da voi?
La gestione del credito è tuttora un aspetto delicato del rapporto tra realtà come la nostra e il mondo dei bar e della ristorazione. L’introduzione dell’articolo 62, nel 2013, relativo alle norme di pagamento