Fondata ad Amsterdam nel 1919, con sede ad Atlanta, negli Stati Uniti, CSM Bakery Solutions, presente in oltre 100 paesi, in Italia ha la sua bandierina a Crema (Cr). Qui tra uffici e stabilimenti produttivi l’azienda coinvolge circa 200 persone dei 7mila dipendenti in totale del gruppo ed è da sempre un punto di riferimento per la produzione di prodotti da forno (principalmente croissant, salatini e pizzette), ma anche di ingredienti per la pasticceria e la panificazione (grassi vegetali, lieviti naturali, …), che vengono commercializzati non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo (Nord America ed Europa in particolare). Lo stesso avviene per gli altri prodotti del portafoglio che vengono venduti in Italia, ma che sono prodotti nei vari centri di eccellenza all’estero. A oggi il portafoglio italiano può vantare circa un migliaio di referenze, mentre a livello mondiale ne include alcune decine di migliaia.
Già da qualche anno l’azienda, sensibile alle vincenti dinamiche del mercato, ha investito sul canale Foodservice, ma il vero cambio di rotta si è avuto lo scorso anno con l’ingresso in azienda di Christian Cortese, Foodservice Sales Manager Italy, con cui ci siamo confrontati per esaminarne le strategie. «Pur essendo un canale relativamente giovane nella storia di CSM Italia, il Foodservice può contare in Italia sull’esperienza pluridecennale nel campo degli ingredienti e dei prodotti finiti, maturata principalmente nel canale tradizionale; in Europa, sulle proficue e consolidate collaborazioni con le maggiori catene di caffetteria e ristorazione a livello mondiale come Mc Donald’s e Starbucks solo per citarne alcune».
Come vi presentate sul mercato italiano?
Con un approccio fresco ed estremamente dinamico, completamente diverso rispetto al passato: senza preconcetti, fuori dagli schemi, alimentato dalla collaborazione tra persone provenienti da settori diversi, dal largo consumo per esempio, nell’ottica di avere un punto di vista sempre innovativo sulle attività quotidiane. Questi tratti di dinamicità e rottura con il passato sono evidenti anche nelle scelte di revisione del portafoglio clienti e della strategia di prodotto: dare massima attenzione ai grandi e rinomati player del mercato, senza però trascurare le strutture di medie e piccole dimensioni, che lavorano con il dettaglio e che in Italia continuano a rappresentare una quota importante del mercato. In sintesi possiamo definire questo approccio “olistico”!
Su cosa puntate per il canale Foodservice?
Sostanzialmente su tre punti:
1) la continua ricerca di materie prime di altissima qualità, presupposto fondamentale per creare prodotti d’eccellenza;
2) la partnership con aziende titolari di brand famosissimi e riconosciuti sul mercato, sia nel campo alimentare, come Mondelez, sia nel campo dell’intrattenimento, come Fox;
3) l’innovazione e la distinzione dei prodotti CSM rispetto all’assortimento dei principali competitor. Per questo ci possiamo affidare ai nostri centri di ricerca e sviluppo, fiore all’occhiello dell’azienda.
In sostanza i nostri prodotti di punta sono: i Croissant premium, di alta gamma, in linea con i più recenti trend di consumo di questa categoria, gli American products, come muffin, donut e cake, e i prodotti arricchiti da brand di indiscussa notorietà, come Oreo®, Milka®, Philadelphia®, The Simpsons™, il cui utilizzo è regolato dagli accordi di licenza posti in essere con le aziende titolari dei rispettivi marchi.
Quindi prodotti premium con caratteristiche distintive
Sì, i Croissant sono preparati con Waldkorn® Cereali Antichi, un semilavorato dalle proprietà uniche, che consente di rivivere e di riscoprire il gusto autentico e originario dei farri antichi, dimenticati per secoli, perché di più complessa lavorazione e scarsa resa produttiva. Nel comparto della croissanteria, non vogliamo essere uno dei tanti produttori, ma offrire ai nostri clienti croissant dal gusto autentico e distintivo, che catturano l’attenzione al primo sguardo e che soddisfano il palato dei consumatori più sofisticati ed esigenti. Anche la gamma di muffin Black Label risponde alla stessa filosofia premium: sono realizzati con i migliori ingredienti, senza aromi artificiali né conservanti, con uova di galline allevate all’aperto e senza grassi idrogenati. Non abbiamo l’ambizione di cambiare la colazione italiana, perché vincerà sempre l’abbinata caffè/cappuccio e brioche, ma vogliamo sfruttare i nuovi trend emergenti e ci aspettiamo che con l’arrivo dei grossi player del caffè questo fenomeno esploda.
Come evolverà la strategia di canale nei prossimi anni?
Non evolverà… Il nostro obiettivo attuale e per i prossimi anni è quello di diventare “trusted partner” per i nostri clienti. Vogliamo essere il loro punto di riferimento, riuscire a consigliare loro il giusto assortimento a seconda della tipologia di punto vendita e di posizionamento. Nel breve-medio termine continueremo a puntare sui bakery products, mentre nel medio-lungo termine anche sugli ingredienti, come già avviene per esempio negli Stati Uniti.
In futuro, con l’evolvere del business, prevediamo l’integrazione di funzioni dedicate di vendita e di trade marketing, mantenendo però invariato il nostro metodo di lavoro: l’approccio utilizzato è di “business partner”, con pochi livelli gerarchici, molta interattività, forte collaborazione e commitment da parte di tutti i membri del team, benché provenienti da diverse funzioni aziendali.