Cristian Lin è amministratore delegato di Sushiko. Nato nel 1983 in Cina, nella provincia di Zhejiang, è arriva in Italia all’età di otto anni. Nel settore della ristorazione ha mosso i primi passi nel locale aperto dai genitori nel 1994. Il suo primo Sushiko lo ha aperto nel marzo 2009 a Reggio Emilia.
Quanti sono i punti vendita oggi attivi? Quanti diretti e quanti in franchising?
Oggi sono 45, compreso l’ultima locale appena aperto a Bologna e l’imminente apertura a Firenze. Le prossime aperture sono previste ad Asti, Carpi, Alessandria, La Spezia e Mantova e siamo alla ricerca di nuovi spazi per aprire a Genova e in altre città italiane dove ancora non siamo presenti. I ristoranti Sushiko sono prevalentemente a gestione diretta ma stiamo sviluppando sempre più il modello dell’affiliazione. Sono impiegati circa 800 dipendenti e siamo alla continua ricerca di personale per le nostre nuove aperture, impiegando store manager e personale di sala anche italiano.
Con quale fatturato avete chiuso il 2017?
Il nostro fatturato è in crescita, come è in crescita il fatturato medio per ristorante.
Come si può definire il posizionamento di Sushiko?
Abbiamo recentemente adottato un nuovo slogan, il quale, come noto, espone la proposta di valore della società. Il nuovo slogan di Sushiko è “original sushi experience” ed è questo il nostro posizionamento: un prodotto di qualità, preparato fresco secondo la ricetta tradizionale per un pubblico molto ampio che ricerca un’esperienza di gusto autentica in un ambiente elegante e accogliente.
Quali sono i tratti caratterizzanti e le principali tecniche del format?
Sushiko è stata la prima catena “all you can eat” giapponese in Italia; fino al 2009 i piatti del Sol Levante erano appannaggio di pochi, ma è con la nascita del brand Sushiko che si assiste alla prima, vera “democratizzazione” del sushi in Italia, con un’offerta che comprende preparazioni creative di sushi e sashimi, oltre a primi e secondi asiatici e a una selezione di dessert artigianali. Inoltre, il layout semplice e dal design moderno configura un ambiente rilassato, che è riuscito ad attirare anche consumatori che non avevano mai messo piede in un ristorante etnico e che ora lo frequentano.
Come si configura l’offerta?
Serviamo 5 milioni di piatti all’anno e l’offerta è articolata su proposte di menu differenti. I clienti possono scegliere se consumare in loco optando per il menu à la carte e Infinity, oppure usufruire del servizio take away per gustare a casa in tranquillità. Il menu Infinity è la nostra formula di “all you can eat” di qualità, che meglio ci rappresenta e ci qualifica.
Quali sono i servizi per i clienti?
Tra i sistemi di pagamento adottiamo l’innovativo Satispay, tutti i locali sono dotati di rete wifi free per i nostri clienti e gestiamo il servizio di consegna a domicilio principalmente tramite Just Eat, per noi un importante partner per il delivery.
Attraverso quali criteri selezionate i fornitori? Vi rivolgete direttamente ai produttori o a distributori e/o grossisti?
I criteri sono quelli dell’affidabilità, per cui collaboriamo con fornitori dalla provata capacità industriale. Il nostro ufficio acquisti lavora in sinergia con il reparto controllo qualità interno e da tre anni ci avvaliamo della piattaforma logistica multinazionale Havi Logistics che si occupa di tutta la supply chain per il nostro gruppo. Selezioniamo con cura le materie prime che acquistiamo mentre alcuni complementi molto importanti per il feeling dei piatti, come salse e condimenti, li produciamo nello stabilimento di nostra proprietà dove ha sede l’azienda GL Industry, che fa parte del gruppo, sulla base di ricette originali.
Qual è la vostra strategia di comunicazione?
Abbiamo un marketing mix completo tra advertising classico e nuovi media, che declina il key message del brand su tutti i canali, dalla comunicazione esterna ai social. Siamo molto attenti alla promozione su base geolocalizzata, perché è sul territorio presidiato dal singolo ristorante che si concretizza la valorizzazione della nostra attività. Per il futuro, stiamo portando avanti delle attività che renderanno più intensivo l’utilizzo dei canali digitali per gli scopi di customer engagement and retention e per l’aumento della quantità di servizi offerti ai nostri clienti.
Quali sono gli obiettivi 2018 in fatto di nuove aperture?
I nostri obiettivi sono definiti per biennio e l’obiettivo da conseguire entro il 2019 è quello di avere 60 ristoranti aperti con una copertura uniforme del territorio di riferimento, che è rappresentato dalle regioni del centro e del nord Italia. Ciò comporterà nuove assunzioni tra store manager, sushiman, personale di cucina e di sala. Siamo quindi alla continua ricerca di risorse umane qualificate da inserire all’interno dei nostri nuovi ristoranti.