Tre amici chef di grande esperienza, il desiderio di mettersi in gioco in un progetto imprenditoriale che intende valorizzare la grande tradizione piemontese nella pasta fresca ripiena (e non solo), un laboratorio a Isola d’Asti dove creare una gamma di prodotti di alta qualità destinati alla ristorazione e alle gastronomie. Queste le premesse che hanno portato alla nascita di Albagnulot&Co., un progetto che intende offrire agli operatori del settore l’opportunità di alzare l’asticella qualitativa della propria proposta, soddisfacendo il target dei consumatori più attenti ed esigenti.
I protagonisti dell’iniziativa sono Walter Ferretto, chef stellato de Il Cascinale Nuovo di Isola d’Asti, Diego Pattarino, chef professionista specializzato in cucina piemontese e ideatore di un servizio di catering con chef a domicilio, e Fulvio Siccardi, chef pluristellato specializzato in food design e sperimentatore della cucina sensoriale. Il primo passo è stata la registrazione del marchio Albagnulot, che unisce i nomi di una città e di un prodotto di fama internazionale. Il secondo ha sancito la decisione di puntare su un laboratorio per la produzione artigianale, a marchio “I Tre Chef”, di alcuni classici della tradizione piemontese: agnolotti, ravioli, panzerotti, tajarin. Le materie prime sono a km. zero, la selezione degli ingredienti è accuratissima e si basa sulla stagionalità dei prodotti. Non mancano le ricette originali: per fare solo alcuni esempi, la Mezzaluna di polpo, pomodoro e cappero o quella di zucca e Castelmagno Dop, il Quadrato d’anatra, cavolo verza e foie gras o quello di Pollo e riso speziato, il Quadro di maiale BBQ, la Carbonara monferrina con asparagi e bacon affumicato. I tre soci hanno addirittura brevettato il Quadrifogio delle Langhe, formato “signature” proposto al tartufo. Per poter essere commercializzata, la pasta fresca all’uovo subisce una micropastorizzazione sufficiente a sigillare i pori della pasta e quindi viene abbattuta.
Sul sito www.albagnulot.it ogni prodotto rimanda a una scheda tecnica che include il peso suggerito a porzione e la resa del prodotto. La capacità produttiva iniziale del laboratorio è di 3-400 kg al giorno. Le tecnologie utilizzate sono pensate per la standardizzazione dei processi: l’obiettivo, insomma, è coniugare tradizione e creatività, creando valore innanzitutto per la ristorazione e il catering che guardano alla qualità condita da un generoso pizzico di innovazione.