Simbolo della cultura giapponese all’estero, il sushi si è fatto largo sulle tavole degli Italiani, diventando un piatto amatissimo e super cliccato nelle scelte dell’home delivery. Dopo la pizza e l’hamburger, la cucina nipponica compare tra le tre cucine più ordinate a domicilio, con una crescita dal 2017 del +70% e con un totale di oltre 47.000 kg di uramaki ordinati solo in questi primi 5 mesi del 2018.
A rivelare lo scenario quantitativo e qualitativo sul sushi è Just Eat, l’app leader per ordinare online pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, che ha realizzato una survey su 12.000 utenti in 10 città italiane, per scoprire abitudini e gusti di chi gusta questa prelibatezza direttamente a casa.
Il risultato? Su base nazionale il piatto della cucina giapponese più ordinato è il nigiri sakè, bocconcino di riso con fettina di salmone cruda, che ha scalzato gli Uramaki Philadelphia, preferiti nel 2017. Ed è proprio il salmone ad aggiudicarsi lo scettro nel 2018, come pesce preferito, con una crescita del +56% rispetto ai primi cinque mesi dell’anno scorso, e in netto sorpasso sul tonno, sul quale vince del +407%. Analizzando le quantità ordinate dei due piatti più cliccati emerge inoltre che gli Italiani hanno mangiato negli ultimi 5 mesi ben 32.000 kg di nigiri (vs. 50.000 kg in tutto il 2017) e 3.500 kg di edamame, questi ultimi apprezzati in particolare dalle donne.
Ma in questa vastità di scelte e con trend che cambiano dallo scorso anno, gli spaccati per città rivelano che a Milano nigiri sakè, sashimi salmone e zuppa di miso sono i piatti più amati, mentre a Bologna si confermano i ravioli al vapore (ma in versione carne), e si aggiunge il nigiri al salmone. Continua a dire sì ai ravioli anche Firenze, dove i preferiti sono quelli alla piastra, mentre Napoli passa dai roll con tonno o salmone del 2017 agli hosomaki e nigiri al salmone.
Chi mangia più sushi?
Il trend, decisamente in crescita, è guidato dai milanesi che in assoluto mangiano più sushi, con ben 13.000 kg di uramaki ordinati e 7.000 di nigiri, seguiti dai romani, con 9.500 kg di uramaki e 7.200 di nigiri, e dai torinesi con 3.400 kg di uramaki e 2.200 di nigiri. Seguono in classifica, a sorpresa Genova in quarta posizione, e poi Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Verona.
L’ordine però cambia se si analizza dove invece c’è il maggior tasso di crescita degli ordini di sushi a domicilio. Prima infatti è Napoli, in testa con +164%, seguita da Torino con +152% e Bari con 134%. Poi ancora Roma con +130%, Genova con +85% e la stessa Milano continua a crescere del +55%!
I mangiatori di sushi
Ma chi sono i più assidui mangiatori di sushi a domicilio? L’identikit riflette un profilo tra i 25 e i 35 anni, con una crescita del +15% nel range 26-45 anni, con un 22% che ordina sushi a casa via app!
Alle donne lo scettro delle consumatrici. Sono loro infatti ad ordinare sushi a domicilio per quasi il 60%, con gusti ben precisi, anche in base allo status lavorativo: se impiegate e libere professioniste preferiscono edamame e sashimi, mentre tra le studentesse vanno forte i nigiri e gli uramaki Philadelphia. Una nota specifica va espressa anche in base all’età: le over 45 preferiscono sushi sakè e gyoza, mentre tra i 35 e i 40 anni troviamo particolare attenzione ai trend del momento, come sushi spicy, sushi con la frutta e pokè. Fra le giovanissime uramaki e hosomaki sono top of mind.
Qualsiasi sia la combinazione ideale poi, il sushi è il cibo ideale da gustare il sabato, durante serate con amici, o per una romantica serata in coppia. L’amore è infatti un driver importante per il consumo di sushi, tanto che il giorno in cui ne è stato ordinato di più nel 2018 si conferma, come lo scorso anno, San Valentino.
I Trend emergenti
Lo spicy cresce anno su anno del +49%, soprattutto al Sud, dove il piccante è l’elemento forte in molte ricette anche giapponesi. In Puglia, in particolare a Foggia e Lecce, lo spicy cresce rispettivamente del +833% e +810%, mentre a Bari del + 170%. Napoli registra un +437%, mentre spostandoci sull’Isola sarda, anche Cagliari sbalordisce con un + 670% sul gusto spicy.
Anche il sushi con la frutta però è super richiesto, in particolare nelle varianti esotiche come il mango o con la frutta secca, soprattutto mandorle, kiwi e papaya, registrando una crescita annuale del +125%, soprattutto a Roma, Torino e Genova.
E infine il Pokè, la cui previsione di crescita nel food delivery è del +50% per quest’estate. Si tratta di ciotoline di pesce crudo con un delicato misto di verdure e ingredienti rigorosamente giappo come edamame, alghe goma wakame e frutta. Nell’home delivery sta già impazzando la versione Pokè Salmon Bowl, con ingredienti, tra i più richiesti per comporre le bowl, come avocado, edamame, cipolla, semi di sesamo, soia, zenzero e ovviamente salmone a cubetti.
La top ten per gli italiani
- Nigiri sakè
- Edamame
- Sashimi salmone
- Uramaki Philadelphia
- Uramaki Ebiten
- Uramaki Spicy Salmon
- Gyoza
- Hosomaki
- Uramaki California
- Tartare di salmone