IKEA ogni anno pubblica il “Life at home Report” all’interno del quale analizza a livello globale come le persone vivono il loro rapporto con la vita domestica. Il 12 novembre (pochissimi giorni fa) è stato pubblicato il report relativo al 2018, realizzato grazie a un’analisi di tipo quanti-qualitativo. Oltre 22.000 persone di età diversa e provenienti da 22 nazioni sono state coinvolte nell’attività di ricerca. Il loro compito? Raccontare che significato danno alla parola “casa“.
Come non leggere cosa è emerso? Io l’ho fatto e ho trovato 2 spunti interessanti per chi, come te, ha un business attivo nel settore del Foodservice. Per questo ho deciso di parlartene oggi. Iniziamo!
1. Ritrovare casa fuori casa. Il merito va anche al #DigitalFood
Il report di IKEA conferma come il confine tra dimensione pubblica e privata sia diventato impercettibile, ormai quasi inesistente. Le persone sono sempre più solite svolgere fuori casa attività che un tempo erano considerate tipicamente casalinghe. Ad esempio, si ricercano nuovi luoghi dove potersi rilassare che siano altri rispetto alle mura domestiche. In particolare, la necessità sta nel trovare ambienti dove poter svolgere le proprie attività quotidiane coccolati dal piacere di assaporare buon cibo, rigorosamente preparato da altri. Questo è vero soprattutto per millennials. 1 su 4 (il 25% del campione intervistato da IKEA) si sente più a suo agio a svolgere attività di routine nel suo bar preferito, piuttosto che a casa. Il motivo? Poter più facilmente entrare in contatto con altre persone, con cui si condividono gli stessi gusti in fatto di locali, cibo e bevande, anche grazie alle potenzialità del digitale.
Gli intervistati dal colosso di arredamento svedese, affermano che i locali considerati “perfetti” per trasformarsi momentaneamente in “casa” sono solitamente individuati via smartphone grazie ai canali social, cercando un match perfetto tra interessi personali e stile di vita. Questo significa che oggi le persone ricercano ogni giorno nuovi luoghi da poter considerare “casa”, in base al network che desiderano incontrare. L’ambiente domestico, cioè, rivive al di fuori delle quattro mura di un appartamento, arricchendosi del senso di community.
2. Casa significa relazione, spazio, luogo e oggetti
In un altro passaggio del report di IKEA sono identificate le quattro dimensioni su cui oggi si fonda il concetto di casa secondo gli intervistati e cioè: relazione, spazio, luogo e oggetti. Rispetto a questo tema, 1 italiano su 3 ha affermato che la dimensione che conta di più quando si parla di casa è la relazione. Quest’ultima, però, non è intessuta unicamente con i propri famigliari, ma soprattutto con il mondo esterno. Ecco che, così facendo, il concetto di relazione risulta strettamente connesso con quello di comunità. Quest’ultima diventa un’estensione della propria casa. Soprattutto grazie alle potenzialità del mondo digitale, possiamo espandere il perimetro delle nostre abitazioni senza più limiti geografici.
Quali sono i vantaggi per chi opera nel Foodservice?
Come può essere letto il “Life at Home Report” di IKEA per te che sei attivo nel mondo del Foodservice?
Innanzitutto, è importante che presidi i social network della tua attività in quanto oggi questi sono spesso i primi canali attraverso cui i tuoi clienti ti cercano online. Poi, non dimenticare che i visitatori del tuo locale sono alla ricerca di un luogo in cui trovare casa lontano da casa: assicurati di poter far loro vivere un’esperienza positiva che ricorderanno e che reputeranno all’altezza di essere condivisa online con la propria rete di contatti. Saranno queste le principali sfide del 2019. Sei pronto ad affrontarle?
di Francesca Di Cecio