Scrivere di cibo – dunque indossare i panni del Food Writer – non è una cosa semplice. Potrà sembrarti una frase banale, ma sono convinta che riuscirò a farti cambiare idea. La sfida più grande di questo tipo di scrittura sta nel riuscire a comunicare a chi legge la bontà e i sapori di un piatto o di una bevanda solo attraverso un menu, un sito web o i post di una pagina Facebook. Cioè solo grazie all’utilizzo di parole (e, forse, di qualche immagine).
Sono certa che anche tu in quanto protagonista del settore del Foodservice ti sei trovato alle prese con questo grattacapo, cercando di capire come comunicare al meglio l’esperienza di gusto che il tuo business è in grado di offrire. Come si fa, dunque, a vincere questa sfida, soprattutto quando il racconto del cibo avviene attraverso i canali digitali?
Oggi ti parlo di questo argomento, grazie a quello che ho imparato a mia volta leggendo un libro fresco fresco di stampa, scritto da Mariagrazia Villa, cioè Professione Food Writer. Ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e à la coque.
Sei pronto a metterti alla prova? Accendiamo i fornelli, io porto l’ingrediente principale 🙂 .
Le cinque regole d’oro della Food writing
Da cosa è necessario partire per scrivere di enogastronomia? Innanzitutto, il primo utensile da avere a portata di mano è la volontà di riuscire a trasferire al lettore il racconto di un’esperienza. Questo perché la Food writing – secondo Mariagrazia Villa – va a colpire il nocciolo del nostro essere umani, in quanto è:
[…] un argomento che coinvolge questioni culturali, sociali, economiche, politiche, ambientali artistiche, religiose, spirituali, etniche, mediatiche, etiche e, chi più ne ha, più ne metta.
Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, l’autrice propone cinque regole d’oro. La prima è orientarsi verso la buona scrittura, cioè adottare uno stile semplice, chiaro, ma soprattutto accurato. Successivamente è opportuno puntare all’originalità dei contenuti per riuscire a essere rilevanti e memorabili.
L’originalità, però, deve essere unita alla capacità di veicolare un racconto abile a sollecitare tutti i cinque sensi del lettore, comunicando a pieno il piacere e la gioia che può dare il cibo. Dunque la terza regola d’oro della Food writing è racchiusa nella parola: sinestesia. Solo puntando a un racconto plurisensoriale è possibile coinvolgere il lettore, facendolo sentire parte attiva della comunicazione, riuscendo a raggiungere il quarto obiettivo della missione di scrittura.
Infine, il Food writer deve prediligere un’attitudine etica verso il proprio ruolo di comunicatore. Il cibo è una cosa seria, così come lo sono alcune tematiche a esso connesse – ad esempio, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del pianeta.
Briscola Pizza Society: un esempio di Food writing online
Qualche articolo fa, ti ho raccontato dello stile di comunicazione di Briscola Pizza Society sui propri canali digitali. Il brand ha attirato attorno a sé una community di intenditori ed estimatori della pizza attraverso un racconto di quest’ultima fondato su due elementi principali. Questi sono, la scelta di un linguaggio diretto, cioè quello realmente adottato online dai #PizzaLover) e la volontà di adottare uno stile di comunicazione diverso da quello largamente usato da altri competitor, perché sposa la prospettiva di chi assaggia e gusta la pizza, piuttosto che quella di chi la impasta e vende.
Non ti sembra che sia un caso interessante di applicazione delle cinque regole d’oro che ho citato prima?
Il Food writer è un compagno di viaggio
Sulla scorta dell’esempio di Briscola, possiamo dire che il Food writer quando veste a pieno il suo ruolo si trasforma in qualcosa di più di un esperto di comunicazione aziendale, di un blogger, di un giornalista, diventando un compagno di viaggio. Grazie a lui è possibile vivere esperienze di gusto evocate attraverso l’utilizzo di altri sensi. Così facendo, il racconto del cibo può finalmente trasformarsi in una narrazione coinvolgente, utile e piena di significato.
Qual è il legame tra Food writing e #DigitalFood?
Comprendere tutte le potenzialità della Food writing rappresenta un percorso di apprendimento indispensabile per riuscire a comunicare in modo efficace l’offerta che proponi attraverso il tuo business, distinguendoti da quanto fanno i tuoi potenziali competitor. Questo è ancora più vero quando si parla di #DigitalFood, poiché il web rappresenta un’arena di contenuti immensa in cui si fa fatica a emergere e a essere ricordati.
Proprio come per i migliori piatti, anche la Food writing deve seguire una ricetta in cui gli ingredienti siano pensati per esaltare il sapore e la bontà del risultato finale. Ora che ne hai assaggiato le potenzialità, è ora di metterti alla prova! Non vedo l’ora di sapere come è andata. Buon lavoro e buon appetito!
di Francesca Di Cecio