La pizza è sempre sulla cresta dell’onda. Lo conferma un’indagine della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa), una vera e propria radiografia del settore, che presenta numeri da record: 15 miliardi di euro di fatturato, 30 miliardi di euro di valore economico complessivo, quasi 130mila imprese coinvolte, otto milioni di pizze preparate ogni giorno.
Una crescita costante, basti pensare che tra il 2015 e il 2018 le imprese con attività di pizzeria sono passate da 125.300 a 127.000 (dati al marzo 2018).
Oggi, in Italia, le attività con somministrazione sono oltre 76mila (di cui quasi 40mila ristoranti/pizzeria e più di 36mila bar/pizzeria), 36mila e passa le attività senza somministrazione (15mila rosticcerie/pizzeria, 14mila pizzerie da asporto e il resto gastronomia/pizzeria), oltre 14mila, infine, le panetterie che offrono tra i loro prodotti anche la pizza.
A livello regionale, è la Campania a farla da padrona in termini assoluti, con il 16% delle attività. La seguono, nell’ordine, la Sicilia (13%), il Lazio (12%), la Lombardia e la Puglia (10%).
Le pizze preferite
L’indagine di CNA illustra anche le tipologie di pizza più gradite dai consumatori italiani. Detto che la “tonda“, ovvero quella classica, è la forma preferita (oltre 93% di preferenze), tra le varietà la fanno da padrone le pizze tradizionali: oltre tre quarti dei consumatori, pari a circa il 78,8%, apprezza la Marinara, la Margherita e la Napoletana.
La pizza gourmet, quella che fa capolino tra le ricette degli chef più premiati, è apprezzata dal 12,1% degli italiani, mentre il 6,2% dei clienti delle pizzerie sceglie (o è costretto a scegliere per motivi sanitari) le pizze speciali, biologiche o senza glutine.
Infine, la pizza “fai da te” è consumata dal 2,9% dei clienti.