Stella Artois esce finalmente allo scoperto. E proprio sotto Natale la marca ha ricevuto un regalo importante: i vertici di AB InBev, proprietari del marchio, hanno annunciato l’intenzione di investire e dare vita al rilancio della marca sul mercato italiano.
La facciata della Stazione Centrale di Milano, illuminata il 17 dicembre con i colori e il logo del marchio, è stato un primo segnale tangibile. ‘’In questi ultimi tre anni – ha spiegato Thiago Zanettini, manager brasiliano nominato la scorsa primavera country director della divisione italiana di AB InBev –, gli investimenti sul mercato nostrano si sono concentrati essenzialmente su Corona. Adesso il focus si sposta su Stella Artois. Parliamo di una lager che si abbina idealmente al gusto e ai sapori amati dagli italiani. Per questo, l’operazione di rilancio prevede un stretta partnership con il food. Il cibo di qualità e la nostra birra possono fare molta strada insieme. L’obiettivo è fare crescere i volumi della marca che, attualmente in Italia genera circa 30 mila ettolitri all’anno. Una cifra che pensiamo abbia tutte le potenzialità per crescere in maniera consistente’’.
Investimento è la parola chiave
La filiale non comunica l’ammontare budget, ma fa capire che stanzierà una somma importante. Coinvolto ovviamente il canale Horeca. ‘’Stella Artois non è stata realmente valorizzata in Italia – ha osservato, a sua volta, Enrica Litrico, brand manager di Stella Artois – AB InBev ha già promosso quest’anno i primi investimenti nel fuori casa, dove sono stati posizionati numerosi materiali di visibilità in store e incrementata la distribuzione del prodotto’’. Urge però un’accelerata che avrà luogo nel 2019 e coinvolgerà format specifici. ‘’La marca sarà ‘spinta’ nelle pizzerie gourmet, che riteniamo perfettamente allineate al brand, ma in generale nella ristorazione di qualità, escludendo però il mondo degli stellati. Inaugureremo anche una decina di flagship a Milano e Roma. Si tratterà di corner brandizzati dove organizzeremo ‘educational’ della marca sia a favore del titolare del locale, che ai suoi dipendenti perché possano capire il valore e posizionamento reale della birra e imparare tutte le tecniche indispensabili per garantire un servizio adeguato nei confronti del consumatore finale. A quest’ultimo, inoltre, proporremo di partecipare a tasting di prodotto’’.