Il mondo della ristorazione è un mondo in continua evoluzione. L’anno appena iniziato non farà ovviamente eccezione, pur restando fedele ai suoi 3 storici capisaldi:
- I talenti migliori saranno difficili da trovare e mantenere
- I margini saranno bassi
- I clienti saranno capricciosi
Ma quali saranno le cose “assolutamente da provare” e i tasti dolenti di questo 2019?
Il portale USA Nation’s Restaurant News ha stilato una lista di 6 food trends in ascesa (e in declino). Quali sono?
1) Dessert più salutistici
Dessert fa quasi sempre (talvolta a torto) rima con dolce, panna montata, e topping vari, quindi zucchero, grassi e calorie a volontà. Gli anni appena trascorsi hanno tuttavia visto lo sdoganamento dei più sani e leggeri dessert a base di verdura e per il 2019 attendiamoci un’ulteriore spinta salutistica del fine pasto. Qualche esempio? Hummus con cioccolato fondente, mousse al cioccolato con quinoa tostata, panna cotta di soya con matcha.
2) Caffè estratto a freddo? No grazie
Diciamoci la verità: in Italia, patria della torrefazione, il caffè freddo, anche se ottenuto con le nuove tecniche e macchinari che ne preservano tutto l’aroma, è visto più come un’alternativa estiva alle più famose bibite gassate. Oltreoceano anche i consumatori più affezionati iniziano a rendersi conto che l’aroma e il sapore ottenuto dalla torrefazione dei chicchi di caffè non ha eguali.
3) Latte d’avena numero 1
L’avena, grazie anche al suo alto valore proteico e all’assenza di glutine (a seconda del tipo di lavorazione) rispetto ad altri cereali, sta conquistando sempre piú il favore dei consumatori, non venendo più identificata esclusivamente con la colazione dei culturisti o il porridge/oatmeal dei paesi anglofoni.
Nel 2019 il latte di questo prezioso cereale si candida ad essere una delle maggiori alternative al latte vaccino, senza lattosio, senza frutta a guscio e senza soia, perfetto quindi per ogni tipo di intolleranza.
Questi sono i primi 3 dei 6 food trends auspicati da NRN. Analizzando gli altri 3 la faccenda si fa interessante…
4) La riscossa delle lagers
Da alcuni anni il caro, vecchio, testosteronico “prendo una birra” ha assunto connotazioni da girone dantesco: singolo, doppio, triplo, quadruplo malto, 2,3,…10 luppoli, ad alta fermentazione, artigianale dal birrificio locale e via dicendo. In USA prevedono un ritorno letteralmente alle origini, con la lager chiara alla spina di nuovo in auge. Onestamente, pur riconoscendo che un tour in Belgio tra brasserie e abbazie non ha eguali, non se ne sentiva il bisogno?
5) Il vegetale vien dal mare
L’avvento dei ristoranti etnici, l’umami (il quinto gusto) sempre più mainstream, le innumerevoli proprietà benefiche a ridotto apporto calorico hanno sancito la diffusione del consumo di alghe nell’ultimo decennio. In USA il consumo dei “vegetali di mare” cresce al ritmo del 7% annuo. Se a tutto ciò aggiungiamo un impatto ambientale praticamente nullo, con assenza di pesticidi e fertilizzanti, le alghe si candidano a assoluto protagoniste dell’anno che verrà.
6) E la rapa rossa?
Qui gli americani sono arrivati decisamente dopo. La rapa rossa o barbabietola è stata infatti definita da più parti come uno degli alimenti più inflazionati nel fuori casa del 2018. Dal buffet dell’aperitivo ai ristoranti stellati di Norbert Niederkofler e Davide Caranchini, il vegetale vermiglio ha goduto decisamente di una sovraesposizione evidente negli ultimi 12 mesi. Che ad incremento dei consumi in USA possa corrispondere un declino dei consumi nel Belpaese? Probabile.
I 6 food trends di NRN sono in linea con le vostre aspettative?
di Antonio Iannone