Il food delivery, come abbiamo visto in un precedente articolo, ha letteralmente monopolizzato gli investimenti europei nel settore agrifood tech nel quadriennio 2014-2018.
Il settore, in Europa, ma ovviamente anche negli Stati Uniti, è in crescita costante, come testimoniano i due recenti round d’investimento chiusi da due leader del settore del calibro di Deliveroo e Doordash.
ROUND G DA 575 MILIONI PER DELIVEROO CON AMAZON COME LEAD INVESTOR
Il 17 Maggio scorso, la piattaforma inglese ha annunciato di aver chiuso un round G da 575 milioni di dollari, portando il totale raccolto dal lancio nel 2013 a 1,5 billions (miliardi di dollari), raggiungendo così una valutazione di circa 4 billions.
Il round ha visto un colosso come Amazon come investitore principale, e segue un precedente round F da 482 milioni chiuso a Settembre 2017.
Il denaro raccolto servirà per espandere il team della sede principale di Londra, penetrare in nuovi mercati e aprire nuove “ghost kitchen”, uno dei nuovi trend in fatto di ristorazione.
“Questo nuovo investimento”, afferma il fondatore e Ceo di Deliveroo, Will Shu, “ci aiuterà a crescere e a offrire al consumatore sempre più scelta, adattata ai suoi gusti e alle sue esigenze, offrire ai ristoranti delle eccellenti opportunità per crescere e espandere il proprio business e a creare opportunità di lavoro flessibili e ben pagate per i riders.
Deliveroo opera attualmente in 14 paesi, tra cui UK, Italia, Francia, Germania, Spagna, Singapore, Taiwan, Australia e EAU.
Scontata e al contempo stimolante, l’eventualità che con Amazon si parta alla conquista degli Stati Uniti.
ROUND G DA 600 MILIONI PER DOORDASH, MA SENZA AMAZON
E’ dello scorso 24 maggio la notizia del round G da 600 milioni chiuso dalla piattaforma statunitense Doordash, che ha portato la valutazione della compagnia a ben 12,6 billions.
Davvero impressionante è stata la crescita di Doordash in poco più di un anno. A marzo 2018 la compagnia veniva valutata infatti 1,4 billions, raggiungendo l’attuale valutazione in seguito ai 4 round di investimento chiusi negli ultimi 15 mesi, pari a 1,8 billions (su un totale raccolto dal lancio nel 2013 di 2 billions).
Ancora più interessante e curioso sia il fatto che la compagnia, al pari di quasi tutti i suoi concorrenti, non abbia ancora prodotto utili, pur macinando fatturato a ritmi stratosferici, crescendo del 325% anno dopo anno.
Doordash opera attualmente in 4000 città tra Stati Uniti e Canada, e può contare su importanti partnership, prima su tutte quella con Walmart, che la utilizza per la consegna della spesa.
“Questo round ci permette di portarci avanti per il futuro ” afferma il fondatore e CEO Tony Xu “ Raccogliere capitali è utile, specialmente quando si intravedono nuvole all’orizzonte.”
Con due miliardi di dollari raccolti credo si possa stare abbastanza tranquilli…
Antonio Iannone