La recente IPO e i successi rialzi “monstre” del titolo di Beyond Meat, oltre che far raggiungere all’azienda californiana la vertiginosa quotazione di quasi 6 billions, hanno reso mainstream un trend che, almeno in Europa, era ancora abbastanza di nicchia, con molta disinformazione al riguardo.
Per avere dimostrazione della scarsa informazione, anche da parte di alcune testate giornalistiche, sul tema della plant based meat è sufficiente aprire il QN di domenica 09 Giugno che titola “Wall Street è vegana”.
Noi di Food Service abbiamo già ampiamente spiegato in un precedente articolo, che la plant based meat non è stata assolutamente ideata e lanciata per il mondo vegan, bensì per tutti coloro che abbiano a cuore l’ambiente, e soprattutto per i flexitariani, il nuovo trend in fatto di alimentazione.
Disinformazione a parte, anche in Italia, come nel resto dell’Europa e anche in Asia, stanno nascendo numerose startup nel campo del plant based, dal pollo ai frutti di mare, così come nel settore della carne coltivata, che sarà la prossima frontiera delle alternative alla carne.
HUNGRY JACK’S E MAIN SEQUENCE VENTURES PER LA PLANT BASED MEAT MADE IN AUSTRALIA
L’Australia, per bocca del miliardario fondatore di Hungry Jack’s, il canadese Jack Crowin, non vuole assolutamente essere da meno.
Il navigato imprenditore ha infatti annunciato alcuni giorni fa una partnership con il fondo CISRO Innovation Fund, gestito dalla società Main Sequence Ventures, per la fondazione della newco “V2Food” il cui focus sarà lo sviluppo e il lancio della versione plant based dell’ iconico “Hungry Jack’s Whopper”
Gli ingredienti utilizzati e il processo per per la produzione del burger sono ovviamente segreti ma il Ceo della nuova compagnia Nick Hazell, a Australia Inside, ha affermato che “sarà un prodotto a base di legumi, piselli o fagioli, con un eccellente profilo nutrizionale”
Mr. Crowin ha annunciato che la partnership è una risposta alla sempre più crescente domanda di prodotti sostenibili da parte dei consumatori della terra dei canguri.
“Vogliamo creare una versione alternativa del classico Whopper, che gli australiani conoscono e amano, a un prezzo accessibile per tutti, in risposta alle nuove richieste in fatto di sostenibilità ambientale alle quali stiamo assistendo” ha affermato il fondatore in un recente comunicato stampa. Sulla scia, probabilmente, di quanto gia annunciato dal franchisor di Hungry Jack’s, Burger King”.
“V2 food” ha poi aggiunto, “attingerà alla profonda conoscenza di CSIRO nel campo della scienza alimentare, per plasmare un futuro più sostenibile, e siamo orgogliosi che Competive Foods (la società che gestisce Hungry Jack’s) sarà parte attiva nel portare il tale cambiamento nel mercato dei consumi di massa”.
Antonio Iannone