In principio erano 8 amici, oggi sono 350 brand commerciali del retail: in vent’anni Confimprese ha bruciato le tappe dello sviluppo.
Giovedì 26 settembre scorso, a Palazzo Mezzanotte, in piazza Affari, a Milano, l’associazione delle imprese del commercio moderno ha festeggiato il prestigioso traguardo. Il Presidente Mario Resca ha sottolineato gli obiettivi di allora, che sono poi ancora quelli di oggi, in primis «la battaglia alla burocrazia, che blocca la crescita delle imprese commerciali e, più in generale, dell’economia italiana».
Il ventennale, a cui ha preso parte come ospite d’onore l’economista italiano Carlo Cottarelli, è stato un’occasione per parlare delle prospettive future del retail, che deve affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della sharing economy, in un contesto politico tutt’altro che rassicurante e ideale per le imprese. «Il nostro Osservatorio sul 3° trimestre 2019 – ha sottolineato Resca – registra un rallentamento delle aperture di punti vendita del 10%, causato dall’instabilità politica del Paese, dalla Brexit e dalla politica americana sui dazi. Moda e food, però, fanno registrare andamenti di vendita positivi: rispettivamente +2% e +7 per cento».
Confimprese, come ha dichiarato Resca, «chiederà al nuovo Governo di lavorare su quattro punti fondamentali per lo sviluppo del retail: la riforma della Pubblica Amministrazione, la tutela della libertà di fare impresa, la lotta all’evasione fiscale e gli investimenti in infrastrutture».