Ci sono dei locali che fanno venire l’acquolina in bocca anche solo a nominarli. Ecco, uno di questi è sicuramente Pescaria che con i suoi panini di mare ha esportato alcune delle eccellenze pugliesi al nord. Ma non solo. I suoi crudi e i suoi primi da capogiro hanno conquistato prima i social e poi hanno permesso di riempire i locali aperti in giro per l’Italia, trasformando Pescaria in una tappa obbligata da visitare. Un’idea imprenditoriale nata per portare l’esperienza dei pescatori pugliesi e la competenza di uno chef al palato di tutti. Un progetto educativo alimentare consolidato in una realtà che si è aperta fin da subito al digitale, luogo in cui è diventata vera e propria leggenda.
Ne ho parlato con Domingo Iudice, Co-Founder & Marketing Director di Pescaria.
Ciao Domingo! Da Polignano a Mare a Milano, Pescaria è sinonimo del panino di mare per eccellenza. Panino che ha fatto venire l’acquolina in bocca a tutti gli italiani prima sul web e poi nei locali aperti tra sud e nord Italia. Anche il nome Pescaria è figlio dei social: è stato deciso dagli utenti proprio grazie a un sondaggio che avete lanciato online. A distanza di qualche anno dalla prima apertura, quanto è digital oggi l’anima di Pescaria?
La nostra anima è 100% digital. Oggi il 100% dei nostri investimenti pubblicitari è digitale. Abbiamo cambiato il modo di comunicare, evolvendolo con quello che accade intorno a noi. Di fatto, siamo un brand umanizzato che come ogni essere che comunica, si evolve in virtù di cambi strutturali della piazza e cambi delle dinamiche di comunicazione.
Pescaria è sinonimo di #FoodPorn. Sul vostro account Instagram le diverse varietà di panino che offrite sono fotografate in primo piano, con quasi tutti gli ingredienti a vista. Anche per questo sono particolarmente amate dai foodies online: oltre a essere gustose, sono anche molto belle. Che importanza ha per voi comunicare anche l’estetica dei vostri panini?
Ciò che è esteticamente bello è anche sostanzialmente coincidente alla realtà dei piatti. Vogliamo che il nostro cibo sia appagante anche solo alla vista. Non è una questione di essere instagrammabili.
È una questione di educazione alimentare.
L’effetto Pescaria è stato virale online. Come rimanere autentici di fronte a tanto successo?
L’autenticità è un risultato raggiungibile attraverso una costante ricerca, un continuo perfezionamento e una assidua autocritica. Non siamo virali: crediamo di avere una funzione sociale, un impatto fatto di utilità reale. Una utilità che è facilmente propagabile attraverso dei contenuti accattivanti, ma soprattutto autentici.
L’autenticità è la forma e sostanza: è sapersi distinguere prima e dopo l’esperienza di consumo.
di Francesca Di Cecio