La pizza di Domino’s può piacere o non piacere e nel paese patria della pizza sicuramente i detrattori superano di gran lunga i sostenitori.
Ragionando però in termini di puro business, su una cosa dobbiamo essere tutti d’accordo, Domino’s è probabilmente il format più avanti per quanto riguarda tecnologia e innovazione.
Quello tra Domino’s e innovazione è un percorso iniziato una decade fa, con il lancio della campagna “Pizza Turnaround” che gradualmente ha trasformato il format da semplice venditore di pizze ad un vero e proprio e-commerce che, tra le altre cose, vende anche pizze
Non dobbiamo poi dimenticare che Domino’s è stata poi il primo, e probabilmente tutt’ora, l’unico format di ristorazione a usare i big data, scelta che ha indubbiamente contribuito al successo del format.
Per creare social engagement e invogliare a usare l’app, Domino’s ha invitato i clienti a postare foto di pizze promettendone una in omaggio.
In un mondo della ristorazione dove le compagnie di delivery duellano all’ultimo centesimo per accaparrarsi i migliori clienti, Domino’s ha ribadito categoricamente che continuerà a effettuare il servizio di delivery in proprio, come ha sempre fatto.
Domino’s quindi si sta dimostrando tanto lungimirante quanto resiliente nel vasto panorama dei format di ristorazione e anche l’ultima iniziativa lo dimostra.
DOMINO’S INNOVATION GARAGE
Lo scorso agosto é stato inaugurato infatti, il nuovo Domino’s Innovation Garage, che confermando l’amore degli americani per sigle e acronimi, è stato ribattezzato DIG: un edificio di oltre 10’000 metri quadri situato giusto accanto il quartier generale della catena, a Ann Arbor, nel Michigan.
Il DIG funzionerà ovviamente come un vero e proprio catalizzatore di innovazione: un luogo dove gli sviluppatori hanno a disposizione stanze accoglienti per programmare in solitaria, dove i project manager sono liberi di testare e sperimentare tutte le tecnologie che ritengono interessanti, senza dimenticare l’area di incubazione, uno spazio libero dove sviluppare e discutere delle tecnologie future.
Raggianti ovviamente i vertici del format.
“Il DIG è un vero e proprio laboratorio che ci permetterà di focalizzarci e portare innovazione all’interno delle 4 mura dei nostri ristoranti” ha affermato il CEO Ritch Allison.
“Vogliamo che i nostri clienti siano in grado di ordinare una pizza in qualsiasi luogo all’interno dell’ecosistema digitale, da qualsiasi piattaforma su qualsiasi dispositivo.” Si è espresso così Dennis Maloney, Chief Digital Officer, che ha poi aggiunto “Questa è la strategia che abbiamo scelto per progredire nell’innovazione tecnologica”.
“Se non sei disposto a prenderti dei rischi, ha affermato il Chief Technology Officer Kelly Garcia, vuol dire che ti stai autocompiacendo. Anche nel fallimento c’è molto da imparare.”
Il DIG può davvero considerarsi il giusto coronamento per 10 anni spesi ad innovare.
Antonio Iannone