Cda punta sul ‘green&local’

Valorizzare i prodotti locali, ma anche impegnarsi a proteggere il proprio territorio. Questi i fattori posti al centro della strategia di Cda, azienda friulana che opera nel vending da più di 40 anni

Il legame forte, anzi fortissimo, con il territorio è un elemento che contraddistingue la strategia di crescita e sviluppo di Cda, societànata nel 1976, che fin dal suo esordio ha lavorato in stretta sinergia con imprese agroalimentari di piccola e media dimensione del Friuli Venezia Giulia.

La nascita è opera di fratelli: i Cattelan, Ambrogio e Orazio, e i Tomasin. Tutti imprenditori friulani che scommettono da subito sulle potenzialità del vending, al tempo un settore agli albori: unendo le forza creano dunque la società Tomasin&Cattelan.

Fabrizio Cattelan

Nel 1994, con l’ingresso in azienda di Fabrizio Cattelan, figlio di Ambrogio, l’azienda cambia nome in Cda (Cattelan Distributori Automatici, e continua il suo sviluppo. Oggi la società ha un fatturato di 9.700.000 euro, 80 dipendenti, 6.000 vending machine gestite e 2.500 clienti. Per conoscere più da vicino questa realtà, abbiamo intervistato Fabrizio Cattelan, Amministratore Delegato di Cda.

LA STRADA DELLA SOSTENIBILITÀ

Il vending è business, design e tecnologia. Ma oggi non si può prescindere dalla sostenibilità: quanto conta questo aspetto per Cda?

È uno dei nostri punti cardine. Come giustamente evidenziato nella domanda, spingiamo su ricerca e innovazione sul fronte del design e della tecnologia delle macchine. Oltre a questo, però, c’è una forte enfasi verso la ‘green philosophy’ e attenzione alle soluzioni per il benessere della persona. Ci reputiamo un portabandiera della responsabilità sociale d’impresa. Tale filosofia trova slancio a partire da un pensiero condiviso da tutto lo staff: creare un rapporto continuativo e di fiducia con il cliente.

Anche la vostra comunicazione abbraccia questa filosofia?

Certo. Lo scorso anno abbiamo lanciato la campagna centrata sulla valorizzazione delle risorse umane e valoriali che proseguirà anche nel 2020. In questa progetto di comunicazione il racconto autentico dei valori e della solidità dei rapporti umani, considerati come spina dorsale dell’azienda, è affidato ai nostri collaboratori. Sono loro che raccontano la quotidianità lavorativa e che si fanno portavoce di una realtà favorendo quella trasformazione da azienda di distribuzione a dispensatore di valori per la propria comunità.

Che benefit riconoscete ai vostri dipendenti?

Nel 2018, per il terzo anno consecutivo, Cda ha deciso di distribuire al personale una parte degli utili, mentre nel 2019 la somma è stata destinata alla costruzione del nuovo capannone con l’obiettivo di migliorare la qualità delle condizioni lavorative dei dipendenti.

Anche i trasporti devono essere sostenibili, giusto?

Sì e per questo abbiamo promosso il progetto ‘Semaforo Verde’, con il quale ci impegniamo a ridurre le emissioni di Co2 della flotta aziendale. Come? Studiando percorsi stradali più brevi, utilizzando mezzi a metano e facendo formazione agli autisti per impartire loro le regole per una corretta guida ecologica.

E sostenibilità significa anche riciclo dei fondi di caffè…

Vogliamo combattere lo spreco e, per questo, con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine (tramite lo spin off Bluecomb) abbiamo promosso il progetto (premiato con il ‘Good Energy Award’) che prevede il recupero dei fondi di caffè per trasformarli in pellet, come fonte di energia delle stufe pirolitiche, che producono calore da biomasse. I residui della combustione, costituiti da carbone vegetale, potrebbero poi essere impiegati come ammendante per il terreno, rendendo di fatto il caffè una risorsa senza fine. Questa nostra iniziativa è stata presa in esame dai ministri economici durante il G20 che si è tenuto in Giappone lo scorso giugno. Aggiungo poi che, sempre i fondi di caffè, sono alla base di un altro progetto che guarda, questa volta, al mondo dei funghi commestibili. Infatti, i fondi come scarti sono resi sterili dalle temperature alle quali vengono sottoposti, eliminando muffe e batteri. Essendo ricchi di sostanze nutritive, come fosforo, cellulosa e azoto, unite a un Ph acido, risultano ideali per la crescita dei funghi.

LA GESTIONE DELLE MACCHINE

Come vi regolate su eventuali guasti dei distributori?

Il servizio è coordinato dal call center interno: a ogni richiesta telefonica del cliente il centralino riconosce il contatto. La richiesta viene inviata in tempo reale tramite email all’operatore di zona o all’assistenza tecnica a seconda della gravità dell’intervento. In ogni caso, la risoluzione del problema avviene entro la giornata in cui è stata effettuata la chiamata, sabato e domenica inclusi. Ogni singola richiesta viene registrata al fine di analisi statistiche mirate al miglioramento del servizio.

E in questo processo che servizio di manutenzione garantite?

Di tipo preventivo a seconda della tipologia del distributore. Sono azioni programmate con accorgimenti come, per esempio, la sostituzione del filtro addolcitore e del macinacaffè. A condurre le operazioni è l’assistenza tecnica, ma anche gli addetti al rifornimento, in modo tale da evitare i fermi macchina più comuni.

Come gestite l’out of stock?

In questo caso facciamo uso della telemetria. È un servizio all’avanguardia che necessita di una struttura adeguata e consente di monitorare da remoto molti parametri, come la sotto scorta di prodotti specifici, i guasti, le derive di temperatura del distributore. Tutto questo è possibile mediante un modem Gsm installato nel distributore e un apposito software presente in sede e continuamente monitorato da parte dello staff tecnico. Una volta stabilita la scorta minima, il software verifica in tempo reale le erogazioni effettuate, fornendo un allarme se la soglia viene superata. Dopodiché, invia un messaggio al palmare dell’operatore in sede.

Quali sono i criteri attraverso i quali selezionati i fornitori?

I partner sono scelti principalmente in base alla loro prossimità. Il Km 0 è una filosofia che abbiamo sposato da anni. La motivazione è il profondo desiderio di ridare al territorio quello che ha immesso in azienda nel corso di questi 40 anni, vale a dire energia e risorse necessarie a sviluppare il nostro business.

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