Italiani: meno spreco, più delivery

Coldiretti evidenzia come siano sempre di più gli italiani che richiedono la doggy bag così come coloro che si affidano al food delivery

In occasione della settima giornata nazionale contro lo spreco alimentare, lo scorso 5 febbraio, sia Coldiretti che Last Minute Market/Swg hanno reso noti alcuni interessanti dai sullo spreco di cibo nel nostro paese.

DIMINUISCE LO SPRECO, AUMENTANO LE DOGGY BAG

Il Rapporto Waste Watcher 2020 di Last Minute Market/Swg evidenzia come, per la prima volta negli ultimi dieci anni lo spreco di cibo nelle case degli italiani è in calo: il 25% in meno rispetto allo scorso anno con un risparmio nel 2020 di 1,5 miliardi di euro. Secondo il rapporto, il costo settimanale medio a famiglia si attesta sui 4,91 euro (circa 6,5 miliardi euro totali). La stima nel 2019 era di 7 euro (costo di 600 grammi circa di spreco settimanale) per un totale di circa 8 miliardi. “I dati sono incoraggianti – dice Andrea Segrè, fondatore Spreco Zero-Last Minute Market ma c’e’ molto da fare soprattutto guardando all’Agenda 2030 che tra gli obiettivi ha il dimezzamento degli sprechi”.

Un indagine di Coldiretti/Ixè ha evidenziato come più della metà degli italiani (54%) abbiamo diminuito lo spreco, mettendo in evidenza come una delle soluzioni in ascesa sia il ricorso alla doggy bag.

“Quasi quattro italiani su dieci (37%) quando escono dal ristorante ricorrono alla doggy bag”, il 18% solo raramente, il 14% degli italiani ritiene che sia da maleducati, da poveracci e volgare o si vergogna comunque a richiederla, il 21% non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori mentre il resto non li chiede perché non sa che farsene.

PIÙ FOOD DELIVERY PER TUTTI

Un altro rapporto di Coldiretti e Censis diffusa in occasione della presentazione dell’ultimo paniere di consumo Istat, evidenzia come 1 italiano su 3 (37%) opti per il food delivery.

E da quest’anno il food delivery, unitamente al sushi take away entreranno a far parte appunto del paniere Istat.

Lo studio evidenzia come si rivolgano al cibo consegnato a domicilio 18,9 milioni di italiani di cui 3,8 milioni con regolarità e 15,1 milioni occasionalmente.

E proprio il food delivery sarà il tema della nostra storia di copertina sul numero di Marzo. Un’inchiesta a 360 gradi su questo nuovo trend, ricco di dati e spunti interessanti.

Antonio Iannone

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