Coronavirus e Cibo. Dimentichiamo per un attimo i supemercati letteralmente presi d’assalto nell’ultimo week-end, sopratutto a Milano, l’isteria collettiva, le penne lisce e lo sciacallaggio sui prezzi e concentriamoci sul settore che probabilmente più di tutti pagherà tale emergenza, la ristorazione.
TUTTI UNITI CONTRO IL COVID-19
Mettendo da parte quelle attività che “chiudiamo perchè ci teniamo alla salute pubblica” quando invece chiudono per mancanza di prenotazioni (cit.), c’è una ristorazione che si è dimostrata estremamente compatta e solidale, nell’affrontare quella che possiamo definire una vera e propria psicosi.
Lunedi 24 febbraio infatti, 68 imprenditori della ristorazione milanese, che rappresentano circa 1000 attività della ristorazione per un totale di circa 10.000 lavoratori sul territorio, si sono incontrati e temporaneamente associati sotto il nome “Unione dei Brand della Ristorazione Italiana”, per dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni.
LE MENTI DELL’INIZIATIVA
Promotori dell’iniziativa sono stati Antonio Civita di Panino Giusto, Vincenzo Ferrieri di CioccolatItaliani e Nanni Arbellini di Pizzium, che in una nota congiunta hanno dichiarato “Esprimiamo il nostro senso comune decidendo di tenere aperti i nostri locali, aderendo all’invito del nostro Sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita ascongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l’immagine di una città “spenta” in tutti i sensi, senza che ve ne sia l’effettiva necessità. Con i nostri colleghi abbiamo stabilito di devolvere un sostegno economico alle forze volontarie in campo, rappresentate da Associazioni riconosciute, che stiamo definendo in queste ore perché Milano è una città viva… e una città viva è una città che reagisce.”
Aggiunge Antonio – “Siamo diventati da poco una B-Corp e come tale ci siamo sentiti in dovere di anteporre l’interesse e il bene comune, alleandoci con coloro che possiamo definire nostri concorrenti”
“Siamo riusciti a fare davvero qualcosa di straordinario – ha aggiunto Vincenzo – In meno di 2 ore siamo riusciti a coordinare piu di 60 marchi del food e a raccogliere oltre 60mila euro da donare alla comunità di Milano (la cifra non è definitiva ed è destinata ad aumentare, ndr).
I MAGNIFICI 68
Hanno aderito all’iniziativa:
Antica Focacceria San Francesco, Basara, Bhangrabar, Bomaki, Bowls and More, Briscola – Pizza Society, Bun – The Abnormal Burger, Caffè Napoli, Chinesebox, Cioccolatitaliani, Cocciuto, Deseo, East River American Pub, El Carnicero, El Porteño, Flower Burger, Foorban, Ghe Sem, Glovo, God Save the Food, Ham Holy Burger, Hamerica’s, I love poke, Il Mannarino, Iyo, Jazz Café, Kalamaro, L’Ov Milano, La Birreria Italiana, La Filetteria Italiana, La Mantia, La Risotteria Italiana, La Tartina, Lievità, Living, Long Island Navigli, Macha, Manhattan, Milano Restaurant Group, Muu muzzarella, Nima Sushi, Nuda e Cruda, Osteria Brunello, Panini Durini, Panino Giusto, Pescaria, Pie – Pizzeria Italiana Espressa, Pills Pub, Pisco, Pizzium, Poke House, Pokeria by Nima, Poku by Bomaki, Refeel, Riccione, Riccione Bistrot, Rossopomodoro, Sapori Solari, Signorvino, Spiller, Spontini, SwissCorner, T’Amo Burger, T’Amo Pasta, Taverna Visconti, That’s Vapore, This is not a Sushi Bar.