L’incontro dello scorso lunedì ha mostrato una ristorazione commerciale milanese unita e compatta come non mai nel gestire l’impatto del Coronavirus.
Stiamo continuando a raccogliere pareri e testimonianze dei responsabili delle catene.
PANINI DURINI: NIENTE CAPITA PER CASO
“Scrivo in ritardo rispetto ai miei colleghi – dice Maria Luisa Castiglioni, AD di Panini Durini – e ho la fortuna di iniziare a respirare un po’ di leggerezza. Lo sblocco delle aperture serali, la conferma delle aperture dei centri commerciali sabato e domenica, l’attività dei social indirizzata a trasformare la paura in sorrisi. Sono stati giorni di tensione. I fatturati in calo, la città vuota, l’incognita dei contagi e il timore che la situazione potesse solo peggiorare .
Credo che usciremo tutti più forti da questa tempesta. Io al di là dei numeri, della rabbia per una comunicazione che non ci ha aiutati mi porterò dentro il valore del fare squadra, di essere uniti verso un comune obiettivo della collaborazione delle istituzioni, di averle sentite al nostro fianco indipendentemente dagli aiuti effettivi che riusciremo ad ottenere.
E allora forse è vero che niente capita per caso. Forse era necessario fermare un attimo tutto e ritrovarsi a parlare. Siamo stati da subito tanti ma quello che mi stupisce è che ogni ora c’è qualcuno che si aggiunge al gruppo. Mi auguro che questo modo di collaborare ci accompagni in futuro, nella gestione del quotidiano.
Panini Durini nonostante le difficoltà ha deciso di esserci e tenere aperti tutti gli store con il sorriso e con i nostri valori di accoglienza, di vicinanza, di rispetto delle norme nel clima di positività che ci appartiene . E forse in questo modo, nel nostro piccolo, riusciremo con il nostro comportamento a contribuire a un rapido ritorno alla normalità.”
#avantitutta
FLOWER BURGER: INIZIATIVA OTTIMA IN CHIAVE FUTURA
“L’incontro è stato indubbiamente utile – afferma Matteo Toto, CEO di Flower Burger – per darsi manforte a vicenda, chiedere supporto dalle istituzioni e lanciare un chiaro messaggio della volontà di rialzarsi e uscire in fretta da questo momento. È chiaro che poi all’atto pratico, studiare una strategia comune è obiettivamente difficile considerando le numerose parti in causa. L’essersi incontrati e conosciuti però potrà essere utile nel prossimo futuro per studiare collaborazioni e partnership tra format; penso ad esempio a dei centri logistici in comune, stile centrali d’acquisto della GDO cosi come Food Court all’estero solo di catene italiane.
Il presente però non è così roseo anche perché al momento i segnali di ripresa sono davvero deboli, non vedo leve razionali per aiutare la gente a uscire da questa psicosi. Chiaro che anche il delivery, con la gente che si è comprata chili su chili di spesa, ha avuto un forte contraccolpo.
L’imperativo al momento è attendere, limitare i danni, lavorare di fantasia e diffondere ottimismo e serenità ai dipendenti e clienti. Questa settimana ad esempio lanceremo una promo: “Ordina due menu e ti regaliamo le carte per giocare in casa con i tuoi amici”. Sono convinto che già dalla prossima settimana la situazione sarà molto differente e guarderemo a questi giorni come un brutto sogno.
Ciò che fa rabbia è che stiamo pagando noi le colpe di una situazione che a livello organizzativo e comunicativo poteva essere sicuramente gestita meglio.”
ROSSOPOMODORO: SI VA AVANTI NEL RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI
“Milano Centro è ovviamente la zona dove sentiamo maggiormente il peso di questa situazione – ci dice Roberto Colombo, AD di Rossopomodoro. Uffici e Università chiuse ci tolgono gran parte dei nostri coperti giornalieri, ma noi comunque abbiamo deciso di tenere aperti tutti i ROSSOPOMODORO, nel rispetto delle disposizioni.
Rossopomodoro fa parte dell’’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana, partita l’altro ieri con 100 ristoratori milanesi con un solo obiettivo: far rivivere questa Città e tutta l’Italia, far tornare le persone serene ai tavoli dei ristoranti e dei bar e dare un segnale di presenza e supporto alla Città e alle istituzioni di Milano”.
In chiusura, lo ripetiamo, anche se è difficile “stiamo positive anche in questa new situation”.
di Antonio Iannone