Il connubio plant-based/horeca negli Stati Uniti, nonostante gli alti e bassi, si arricchisce di un nuovo, avvincente capitolo.
Impossible Foods, che pure deve fare i conti con i primi rallentamenti nelle vendite dell’Impossible Whopper, dopo il lancio dell’Impossible Pork, piazza un altro colpo da novanta grazie alla partnership siglata con Disney Parks, che darà indubbiamente nuova linfa vitale all’azienda californiana grazie all’enorme visibilità garantita dal colosso dei parchi di divertimento.
PLANT-BASED ANCHE A DISNEYWORLD
Con tale accordo, Disney prosegue nell’ampliamento della propria offerta, iniziato l’anno scorso con l’aggiunta di diverse opzioni vegane nei menù dei propri ristoranti nei diversi parchi di divertimento; iniziativa presa in seguito al sempre maggior interesse tanto dei visitatori quanto dei dipendenti per tematiche legate all’ambiente e al benessere animale.
I visitatori possono già gustare l’Impossible Burger al Walt Disney World Resort di Orlando mentre per il Disneyland Resort di Los Angeles bisognerà aspettare la primavera. Disney sta inoltre presentando i prodotti di Impossible al California Adventure Food & Wine Festival attualmente in corso.
Nessuna informazione ovviamente su Disneyland Paris, per la quale bisognerà attendere il pronunciamento della Commissione Europea, che dovrà dare il via libera alla commercializzazione nel Vecchio Continente per via della presenza dell’eme vegetale.
UN’OPZIONE IN PIÙ PER I RISTORANTI DISNEY
John State, Executive Chef di Disneyland, ha detto alla CNN di essere rimasto impressionato dai prodotti di Impossible Foods, lodandone la versatilità e le caratteristiche.
“I prodotti di Impossible soddisfano certamente tutte le nostre esigenze in fatto di sapore e consistenza – ha affermato State – e possono essere considerati davvero rivoluzionari”.
Sempre alla CNN, il presidente di Impossible Foods, Dennis Woodside ha dichiarato: “C’è bisogno di ampliare sempre il proprio business. Considerando l’indubbio livello di fiducia associato a Disney, sicuramente mettere i nostri prodotti sui loro menù invoglierà maggiormente le persone nel volerli provare. I vertici di Disney ci appoggeranno ma non forzeranno gli chef dei diversi ristoranti nell’inserire i nostri prodotti nei menu.”