In piena emergenza Coronavirus, la ristorazione organizzata, collettiva e commerciale, che ha l’attività quasi completamente bloccata, è in prima linea per aiutare le migliaia di persone costrette a restare a casa, attraverso donazioni.
PASTI E PRODOTTI DONATI GRATUITAMENTE
È il caso di tre grandi realtà come Camst, CIRFOOD ed Elior, che si sono attivate seguendo due principi fondamentali: la solidarietà e la responsabilità sociale.
LE INIZIATIVE DI CAMST
Camst, il cui blocco delle attività ristorative riguarda i dipendenti impiegati nelle mense scolastiche, nei pubblici esercizi e nei ristoranti aziendali, che hanno ridotto la loro attività, ha promosso immediatamente donazioni di eccedenze alimentari. «Nel momento in cui mense scolastiche e aziendali sono rimaste chiuse – conferma il Presidente Francesco Malaguti –, la nostra azienda ha pensato di gestire le eccedenze alimentari donando il cibo ad associazioni e Onlus del territorio che si occupano di aiutare le persone in situazione di difficoltà. In questo modo il momento critico si è trasformato in un’occasione di solidarietà ed è stato così anche possibile dare una mano al Paese, che sta vivendo un momento delicato».
LE INIZIATIVE DI CIRFOOD
Sulla stessa lunghezza d’onda si è mossa CIRFOOD, che, grazie alla piattaforma Quanta Stock & Go, soluzione centralizzata per la supply chain sostenibile, ha evitato ogni genere di spreco alimentare, proseguendo la collaborazione con l’Associazione Solidarietà “progetto Azione Solidale”. «A oggi, anche grazie alla generosità dei nostri fornitori, abbiamo donato a enti caritatevoli circa due tonnellate di materie prime, utilizzate per la preparazione di oltre 2500 pasti per i più bisognosi – spiega Chiara Nasi, Presidente di CIRFOOD –. Continuiamo a pensare a soluzioni e attività che producano valore nel segno dell’inclusione, della sostenibilità e dell’innovazione. Ecco perché, in accordo con aziende e Comuni abbiamo donato il cibo non utilizzato per le mense scolastiche a enti no profit territoriali. Inoltre, abbiamo attivato nuovi strumenti di food delivery per raggiungere tutti coloro che ne hanno bisogno, come gli anziani soli in casa».
LE INIZIATIVE DI ELIOR
Elior, a partire da martedì 17 marzo, ha deciso di effettura donazioni di circa 5.000 piatti pronti confezionati in atmosfera protetta a famiglie e over 65.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Casalecchio di Reno, è finalizzato a sostenere il Comune e le associazioni attive sul territorio che stanno continuando a prestare aiuto, nonostante il momento di forte difficoltà, agli over 65 che non possono uscire di casa e alle famiglie seguite dai servizi di assistenza.
«Siamo orgogliosi di sostenere la collettività del Comune di Casalecchio di Reno in questo momento di difficoltà –dichiara Rosario Ambrosino, Amministratore Delegato di Elior –. L’impegno a offrire un pasto sano, buono e sostenibile, che da sempre è uno dei capisaldi di Elior, a maggior ragione in questo momento di emergenza rappresenta un contributo importante, che riteniamo doveroso condividere con la società.Speriamo che questa iniziativa possa portare un po’ di serenità alle famiglie e agli anziani coinvolti, così come al Comune e alle associazioni impegnate sul territorio, ricordando loro la nostra vicinanza e solidarietà».