Nasce “Io sto con i ristoratori”, la task force digitale per l’horeca

Brillante iniziativa di un gruppo di startup, aziende e professionisti per supportare il settore più colpito dall’emergenza

L’Italia si sta riscoprendo unita e compatta come non mai nell’affrontare l’emergenza Coronavirus. E se l’horeca si sta dimostrando estremamente solidale verso tutti, come testimoniato, tra le altre dalle iniziative intraprese da alcuni player della ristorazione collettiva, e la donazione effettuata dall’Unione Brand della Ristorazione Italiana, è vero anche il contrario e l’impegno profuso da alcune startup foodtech e da Uber Eats lo dimostrano.

IO STO CON I RISTORATORI

E proprio alcune delle sopramenzionate startup hanno aderito all’iniziativa “Io sto con i ristoratori”, che ha preso ufficialmente il via giovedì 26 Marzo.

Il progetto di “solidarietà digitale”, ideato e guidato dalla startup Dishcovery e che ha già registrato numerose adesioni da parte di altre startup, aziende e professionisti, mira a semplificare la transizione dei ristoranti nel mondo digitale rispettando le disposizioni e le restrizioni del DPCM.

Con diverse attività e format che hanno optato per la chiusura dei locali, per una perdita stimata da FIPE nel primo trimestre 2020 di 10 miliardi di euro, oggi più che mai si rende necessario il ricorso al digitale, per mantenere i contatti con la propria affezionata clientela e prepararsi al meglio alla ripresa delle attività con strumenti nuovi.

Gli obiettivi del progetto infatti sono:

  • Supportare i ristoranti nella transizione verso il mondo digitale
  • Fornire ai ristoranti gli strumenti digitali in grado di promuovere e proporre al pubblico la propria offerta commerciale rispettando le disposizioni del DPCM
  • Ridurre lo scoglio economico che può impedire la transizione verso un processo di innovazione

CHI ADERISCE

All’interno della landing page, verranno inserite tutte le agevolazioni e i servizi gratuiti proposti dalle startup e aziende. L’iniziativa è aperta a tutte le aziende e startup del settore che potranno candidarsi visitando il sito.

Oltre a Dishcovery, hanno già prestato la propria disponibilità: Moovenda, Spiiki, Cooki, HotBox Food, Strooka, Scloby, Domenico Jacobone, Tasto, See You Food, Sluurpy, Deliverart, Tiller, Doppio Quarto, Dish In Bio, Emerge, Foodetective, TheFoodCons.

“Solo uniti riusciremo ad uscire da questa grave situazione. – ha dichiarato Giuliano Vita, fondatore e CEO di Dishcovery. –  L’idea è stata ispirata dal progetto del “Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione”. Intendiamo fare lo stesso, con un focus sul mondo HORECA”

“Semplificare e ottimizzare è la nostra missione. – afferma Eleonora Bove, fondatrice e Ceo di Deliverart – Più che mai in questo momento, Deliverart vuole essere vicino ai ristoratori offrendo loro gratuitamente gli strumenti per gestire e ottimizzare un servizio essenziale come quello del food delivery”.

Così Giuseppe Grammatico, fondatore e CEO di Cooki: “Credo che oggi sia assolutamente importante non fermarsi e prepararsi a ripartire. Mettere a disposizione Cooki in modalità gratuita è il nostro tentativo di dire a tutti gli operatori Food : Investite al meglio il vostro tempo oggi! Quando tutto riaprirà (speriamo al più presto) poi non potremo perdere un secondo! #iononmifermo”

Per Gaetano De Maio, Country Manager di Tiller Italia, “l’impatto che questa situazione di emergenza ha avuto sul settore della ristorazione ci ha spinto a fare subito squadra e ad aderire al progetto di Dishcovery. Tiller, grazie all’aiuto di partner esterni, si è mobilitata per mettere a disposizione già a partire dai prossimi giorni webinar gratuiti e piccole sessioni di formazione su tematiche come la digitalizzazione, la gestione della comunicazione, l’organizzazione del delivery e molto altro.”

#LEGGIAMOACASA FOODSERVICE

Deliverart è ospite questo mese della rubrica Startup Corner sull’edizione cartacea che potete scaricare gratuitamente, iscrivendovi a questo link.

Dishcovery sarà invece ospitata sul numero di Aprile, che conterrà una lunga e dettagliata inchiesta sull’impatto che il Coronavirus sta avendo e avrà sulla ristorazione.

Antonio Iannone

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