I numeri negativi sul fatturato, purtroppo, sono all’ordine del giorno in riferimento al mondo dell’ospitalità, a causa del lockdown disposto per contenere i contagi da Covid-19.
Secondo le stime dell’Osservatorio sui bilanci 2018 delle Srl del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, infatti, le srl del settore ristoranti e alberghi, 72.748 società che nel 2019 hanno fatturato 37,8 miliardi di euro, faranno registrare un fatturato di 21,1 miliardi di euro, con un calo di 16,7 miliardi di euro, ovvero -44,1 per cento. In particolare, il comparto della ricettività alberghiera è colpito da una perdita di 7,9 miliardi di euro, pari a -53,8%, mentre la ristorazione da una contrazione di 8,8 miliardi di euro, pari a -37,9 per cento.
A livello regionale la più colpita è la Lombardia, con un calo di 3,5 miliardi di euro, seguita dal Lazio, con -2,7 miliardi di euro, e dal Veneto, con -1,6 miliardi di euro. La stima è stata condotta su un campione di società includendo tutte le Srl che hanno presentato almeno un bilancio nell’ultimo triennio disponibile (2016-2018). Si tratta, in questo caso, di 72.748 società (53.145 operanti nel settore della ristorazione e 19.063 operanti nel settore ricettivo), che hanno fatto registrare, come sottolineato prima, un volume complessivo di ricavi pari a 37,8 miliardi di euro nel 2019.
ELABORAZIONE DELLE STIME
Le stime presentate sono relative ai soli bilanci delle Srl del settore ristorante e alberghi e non all’intero comparto, che sulla base di dati Istat 2017 è costituito da circa 328mila imprese, tra cui circa 160mila ditte individuali e 90mila società di persone, oltre a quasi 3mila cooperative.
Le quantificazioni sono state condotte sulla base di alcune ipotesi relative all’impatto della crisi provocata dall’emergenza Coronavirus separatamente per le Srl del comparto “Alloggio” e per quelle del comparto “Ristorazione”.
In particolare, per il primo si è tenuto conto della forte stagionalità dell’attività produttiva, adoperando i dati Istat sui flussi turistici 2019 stagionalizzati per trimestre. Per ottenere le stime finali sui bilanci annuali, sono state utilizzate due differenti misure di impatto mensili per i comparti di cui sopra, costruite tenendo conto del blocco delle attività nei mesi di marzo e aprile e della graduale ripresa dell’attività nei mesi successivi. Le ipotesi impiegate hanno previsto cali di attività sin dal mese di gennaio 2020. Per il settore della ristorazione sono state considerate le attività in continuità anche nei mesi di lockdown (per esempio, per cibi da asporto o per particolari servizi di catering e mense), e, in ogni caso, di una non completa ripresa dell’attività produttiva fino a dicembre 2020.