La sanificazione è un tema che gli operatori del fuori casa non possono certo trascurare. Dopo la confusione e la poca chiarezza che hanno preceduto la riapertura, iniziano a definirsi modelli e procedure che aiutano gli esercenti nel difficile compito di rendere sicuri i loro locali, per i clienti, per sé e per i dipendenti
A fare chiarezza su questo complesso argomento è Fipe che, insieme ad Afidamp (Associazione Fornitori Italiani Attrezzature Macchine Prodotti e Servizi per la Pulizia) ha elaborato un documento contenente le linee guida da seguire. Nel documento gli operatori trovano tutte le buone pratiche da seguire per svolgere le operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione in piena autonomia.
UNA SANIFICAZIONE MODULARE
La prima indicazione è quella contenuta anche nell’allegato 12 punto 4 del DPCM 17 maggio 2020: assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti e delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. L’indicazione delle linee guida è quella di modulare la sanificazione delle diverse aree in base al grado di contaminazione, dedicando più impegno e attenzione alla disinfezione delle superfici più a rischio e maggiormente toccate da personale e clientela. Nel testo sono descritte, in maniera chiara e semplice, attività specifiche di sanificazione per ogni area dei locali (sala, cucina, aree personale, laboratori, bagni ecc.).
Altro suggerimento è quello di impiegare esclusivamente prodotti professionali corredati da scheda tecnica e di sicurezza, per non incorrere in errori nelle diluizioni e nelle modalità di impiego. Ancora, per evitare che eventuali contaminazioni provengano dall’esterno, è fondamentale posizionare dispenser di soluzione idroalcolica all’esterno dei locali. Anche la comunicazione è importante e raccomandata: raccontare al cliente le misure che si stanno adottando contribuisce infatti ad accrescere la fiducia nel locale.
UN PROTOCOLLO INTERNO
Le indicazioni delle linee guida possono costituire un punto di partenza per le aziende per dotarsi di un protocollo interno che definisca chiaramente le attività da effettuare. È questo il consiglio di Ester Papa, biologa e Technical Manager di Rentokil Initial Italia (azienda specializzata nella fornitura di servizi per l’igiene e la sicurezza). “L’igiene è fondamentale per prevenire qualsiasi forma di contagio – afferma – e sarebbe bene che le aziende definissero protocolli interni chiari che prevedano, per esempio, che l’operatore dedichi parte del suo tempo lavoro alla pulizia e disinfezione delle superfici che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti, quali ipoclorito di sodio (0.1%-0.5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato”.