Menù in carta a perdere o menù plastificati da sanificare a ogni utilizzo, sono queste le indicazioni del DPCM 17 maggio 2020. Ma c’è un’alternativa, peraltro prevista dalla norma, che consente di digitalizzare il menù e renderlo consultabile dal cliente tramite i propri device.
DISHCOVERY, I MENÙ MULTILINGUA
È l’idea alla base di Dishcovery, startup bolognese nata due anni fa, specializzata nella creazione di menù multilingua per la ristorazione e premiata Top Travel Startup nel 2018 dal Politecnico di Milano. I suoi ideatori, Marco Simonini e Giuliano Vita, di fronte all’emergenza Covid-19, hanno agilmente rimodellato la soluzione per rispondere alle nuove esigenze dei ristoratori. Dishcovery oggi copre tutte le tipologie di fruizione del cibo: delivery, take away e consumazione sul posto.
Il funzionamento è semplice: il ristoratore comunica a Dishcovery il proprio menù che viene digitalizzato e inviato al ristoratore sotto forma di link, da condividere via social, Whatsapp, E-mail, Sms. Il cliente effettua l’ordine (via Whatsapp, mail o chiamando direttamente il locale) e in fase di check out sceglie se richiedere la consegna a domicilio (pagando alla consegna o con PayPal) oppure l’asporto. I clienti che invece consumano all’interno del locale potranno scansionare con il loro smartphone un QR Code, posizionato sui tavoli, visualizzare il menù, ordineranno e pagheranno dal tavolo. Dishcovery sta integrando, oltre a PayPal e Satispay, anche Stripe per le carte di credito. In questo modo l’unico avvicinamento con persone del ristorante sarà nel momento del servizio.
SAFETABLE, LA DIGITALIZZAZIONE DELLA CARTA
Punta sul QR Code anche SafeTable, l’idea del fotografo e videomaker Matteo Barro e della sua compagna di vita e lavoro Eva Offen. Obiettivo: digitalizzare con stile la carta del ristorante e renderla disponibile sul device del cliente, senza necessità utilizzare altri strumenti o scaricare App. Il ristoratore ha a disposizione tre formati – solo testo, con foto della categoria o con foto dei piatti – e infinite possibilità grafiche. È inoltre possibile tradurre il menù in 12 lingue. A format deciso, SafeTable crea il menù digitale, il QR Code, le credenziali di accesso e invia le istruzioni con video-tutorial. Per esporre il codice da scansionare SafeTable offre vetrofanie da applicare in vetrina (per consultare il menù dall’esterno, ed espositori in plexiglas trasparente, lavabili e igienizzabili e personalizzabili, da posizionare sui tavoli. Infine, grazie all’esperienza dei suoi fondatori, è possibile richiedere servizi fotografici professionali per le carte digitali, per il sito web o per la gestione di pagine social.
MENEW, ANCHE LA GEOLOCALIZZAZIONE COME FUNZIONALITÀ
Un’altra soluzione di digitalizzazione della carta è Menew, un’applicazione che oltre a digitalizzare la carta e a consentire ordini e prenotazioni, mette in relazione avventori e ristoratori grazie alla geolocalizzazione. Con l’applicazione Menew Business (dal costo di 14,90 euro al mese + 1 mese di prova gratuito) il ristoratore può inserire la propria carta associando foto, video e prezzi di ogni proposta, modificare i contenuti in ogni momento e ricevere direttamente ordini e prenotazioni. Le funzionalità sono simili a quelle di un e-commerce: una vetrina personalizzabile dove gestire anche le disponibilità di prodotti in tempo reale, proporre offerte e condividere le attività e gli aggiornamenti sui canali social. Dal canto suo il cliente, scaricando l’App gratuita (disponibile su App Store e Google Play) e geolocalizzandosi, può individuare l’attività ideale per le sue esigenze, visualizzarne l’offerta e usufruire del servizio. “Per gli addetti ai lavori, è una scelta conveniente e semplice: il menù viene digitalizzato in pochi minuti e non ci sono commissioni sugli ordini. Con Menew si instaura un canale diretto con i clienti, si sceglie a quali prodotti e offerte dare maggiore visibilità in un determinato momento, con il vantaggio di attirare nuovi avventori presso la propria struttura”, afferma Giuseppe Della Ventura founder di Menew.