Smartworking al bar con l’app Nibol

Prenotare un posto sanificato per lavorare, studiare e consumare in diverse caffetterie di Milano: ecco l’idea della start-up che facilita il coworking e aiuta gli esercenti nella Fase 3.
Smartworking al bar con l’app Nibol

Si chiama Nibol l’app che potrebbe una soluzione per moltiplicare i luoghi e le postazioni di smartworking e agevolare al contempo la ripresa dell’attività per bar e ristoranti, frenata dalla diffidenza dopo i mesi di lockdown. La start-up che l’ha creata, Nibol appunto, ha accordi con una serie di locali a Milano che hanno pensato di riconvertire gli spazi in postazioni di co-working e permette di prenotare un “hot desk” in modo semplice.

L’APP MIGLIORE AMICA DI FREELANCE E STUDENTI

Tramite un servizio di geolocalizzazione l’utente può trovare con facilità gli esercizi convenzionati utilizzare un posto assegnato e ordinare una consumazione con sconto: una sorta di “ufficio diffuso” per tutti quegli studenti, freelance e telelavoratori (categoria quest’ultima cresciuta esponenzialmente nei mesi della pandemia) per i quali lavorare o studiare da casa non è sempre facile, comodo o piacevole. L’app fornisce anche indicazioni pratiche, quali la qualità dei wi-fi, disponibilità di prese elettriche per caricare pc, tablet e smartphone all’interno del locale o la presenza di aria condizionata. E ci sono anche le recensioni ricevute, il prezzo orario, le fotografie. Alcuni spazi possono decidere di impostare una consumazione oraria obbligatoria da acquistare in app e consumare durante la prenotazione, altro non la richiedono e permettono una prenotazione gratuita.

Il 60% DEI LAVORATORI REDUCI DA SMARTWORKING PROSEGUIRÀ A FARLO

“Il mondo del lavoro è stato stravolto negli ultimi mesi, ha affermato Riccardo Suardi, il giovanissimo fondatore di Nibol, “un cambiamento repentino che non ha fatto altro che consolidare la pratica dello smartworking, se si pensa che già nel 2019 la crescita degli smartworker è stata del 20% rispetto al 2018”. Una tendenza confermata anche da un’indagine condotta dalla Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio: il 60% dei lavoratori reduci da esperienze di smartworking forzate dal lockdown si è detto intenzionato a proseguire in futuro questa modalità di lavoro.

OPPORTUNITÀ ANCHE PER GLI ESERCENTI

Ma l’idea di Nibol è un’opportunità anche per i gestori di locali: le caffetterie e i bar non hanno costi fissi per entrare nel network e garantendo postazioni distanziate e sanificate possono sfruttare anche le ore solitamente meno frequentate dai consumatori-tipo. “Al momento siamo attivi con 15 locali su Milano, prosegue Suardi, “e abbiamo due obiettivi a breve termine: ampliare l’offerta con la possibilità di prenotare spazi privati e far arrivare il servizio anche nelle altre città italiane».

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