E’ tempo di grandi manovre nell’horecatech e nel #digitalfood, sia in Italia, con il round A appena chiuso da Soplaya e la seconda campagna di crowdfunding lanciata da Alfonsino, sia a livello mondiale, come testimonia il Round H da 400 milioni $ chiuso da Doordash, in attesa della IPO e l’apertura della prima dark kitchen di Jollibee. E proprio nel sempre più florido mercato delle dark, ghost cloud kitchen si registra un’altra importante operazione.
IL KARMA COLPISCE LE DARK KITCHEN
Anche uno dei compartimenti horeca più chiacchierati durante il Covid è stato colpito dal karma, grazie al round A da 252 milioni di sterline chiuso dalla startup inglese di dark kitchen Karma Kitchen.
“Le persone pensano sia un errore” ha commentato ridendo il fondatore della startup Eccie Newton parlando del round. La startup infatti aveva inizialmente programmato di raccogliere 3 milioni, ma Vengrove Real Estate Management, che gestisce il deal, ha talmente creduto nel progetto da volerci investire ben 252 milioni di sterline.
COVID E DELIVERY, BINOMIO QUASI INDISSOLUBILE
Tra le motivazioni che hanno spinto la compagnia ad investire una cifra tanto importante vi è sicuramente la crisi nera che ha colpito la ristorazione nel Regno Unito, a cui il Covid sta dando probabilmente il colpo di grazia e l’esplosione del food delivery durante il Covid.
“Il food delivery ha subito una forte accelerazione durante il Covid – ha dichiarato Newton – e ci sono voluti 6 anni per sdoganare completamente tale concetto, che è entrato a far parte della nostra vita di tutti i giorni per non uscirne più . Ci aspetta un lavoro da pazzi, ma il momento è quello giusto”.
Come non essere d’accordo con l’ultima affermazione?
Antonio Iannone