Sul mercato si trovano strumenti dotati di connettività Ethernet, Wi-Fi o dati mobili, utilizzabili dentro e fuori dal punto vendita, e soluzioni più economiche, che si collegano alla rete dati del cellulare e consentono di gestire i pagamenti tramite apposite App.
Ai vantaggi offerti da strumenti versatili e di semplice utilizzo si aggiunge l’ulteriore beneficio, in vigore dall’1 luglio (art. 22 del Decreto Legge DL 124/2019), dato dalla possibilità di accedere al credito d’imposta pari pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate dai consumatori finali mediante carte di credito, di debito o prepagate o altro strumento di pagamento digitale tracciabile.
NEXI E IL PRIMO SMART POST
Prima a immettere sul mercato lo Smart Pos è stata Nexi, paytech operante in partnership con circa 150 istituti bancari che sviluppa tecnologie per il pagamento digitale.
“Lo SmartPos è uno strumento per accettare pagamenti anche in mobilità che – commenta Giulio Vasconi, Responsabile Marketing Acquiring di Nexi– cambia completamente l’esperienza di pagamento. È basato su sistema operativo Android e permette di offrire servizi, in forma di App, in funzione delle esigenze dei singoli esercenti e delle diverse categorie merceologiche. Ci sono applicazioni che gestiscono programmi di loyalty, per il riconoscimento di bonus, per l’accettazione di buoni pasto. Una serie di app verticali che arricchiscono la suite esercente e favoriscono lo sviluppo del business. Una declinazione interessante per la ristorazione consente di gestire comanda e pagamento direttamente dal tavolo”. Il modello di business di Nexi si basa su un sistema di noleggio con canone mensile e assistenza garantita h 24. “Inoltre, – precisa Vasconi – abbiamo lanciato un Mobile Pos che verrà proposto da tutte le Banche Partner e, in aggiunta, dal canale online per indirizzare i clienti più evoluti e digitali”.
SUMUP, IL SISTEMA AGILE
Vendita del dispositivo e fee sul transato è invece il modello di SumUp, fintech specializzata in lettori di carte portatili e lettori di pagamento che propone i lettori di carte di credito e di debito SumUp Air e SumUp 3G. “Si tratta di una soluzione che presenta interessanti vantaggi – fanno sapere dall’azienda – innanzi tutto non ci sono costi fissi o nascosti e il sistema è indipendente dai circuiti bancari, la fee è solo sul transato ed è pari a 1,9% trattenuto alla fonte (su cui viene detratto il 30% in maniera trasparente e lineare). Si tratta in buona sostanza di un Pos portatile ideale per chi fa per esempio servizio al tavolo, in spiaggia o per ambulanti. Lavora su 2G e 3G sfruttando la connessione più disponibile e diffusa territorialmente, che consente di accettare pagamenti praticamente ovunque”.
Con l’emergenza Covid-19 Nexi si è mossa per soddisfare gli esercenti nella continuità del business, aderendo al programma di Solidarietà Digitale promosso dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, sviluppando iniziative dedicate. “Dato il grande riscontro avuto dal delivery abbiamo messo a punto il sistema pay by link, che consente all’operatore di inviare un link per il pagamento tramite sms, e-mail o social. Si tratta di un servizio che abbiamo dato gratuitamente a tutti i clienti, senza canone o costi aggiuntivi”.
“In sostanza – aggiunge Vasconi – il nostro obiettivo è stato quello di cogliere le esigenze degli esercenti all’interno del punto vendita e di consentire loro di affacciarsi all’online. Per esempio, con il servizio Nexi Social Commerce, abbiamo individuato un partner che consente ai merchant di creare vetrine digitali, anche senza e-commerce, dove pubblicare e vendere i propri prodotti. In questo modo il ristoratore, per esempio, può sviluppare la propria applicazione menu per consentire al cliente di visualizzarlo e di pagare anche il conto”.
Non solo, per favorire gli esercenti Nexi ha deciso di rimborsare – fino al 31 dicembre 2020 – a tutti gli esercenti le commissioni pagate sulle transazioni fino a 10 euro, eliminando così il problema dei costi elevati del pagamento digitale per piccoli importi. “Un’operazione – prosegue – che è stata citata anche dal presidente del consiglio Giuseppe Conte come iniziativa privata virtuosa all’interno della strategia governativa per promuovere il cashless”.