Una nuova figura professionale entra in Confida. L’associazione italiana che rappresenta il settore della distribuzione automatica ha aggiunto un attore tra le sue fila aprendo le porte agli imprenditori specializzati che gestiscono negozi automatici H24. In questo primo giro sono 36 le aziende, per un totale di 90 negozi, che hanno scelto di aderire all’associazione, pagando la quota che viene calcolata in base al singolo fatturato.
Da un’analisi svolta dalla stessa Confida sugli operatori della distribuzione automatica associati e proprietari di 250 negozi, emerge che questo tipo di esercizio commerciale è maggiormente presente in Puglia (33,19%), Calabria (26,64%), Veneto (6,99%), Toscana (5,68%) e Piemonte (4,80%). I 36 specializzati si aggiungono ora alle altre aziende già presenti in Confida che, a loro volta, operano con negozi H24 senza che questa sia però il loro business prioritario.
Si parla dunque di un settore sparso su tutto il territorio, dai grandi centri urbani ai piccoli comuni e località turistiche. Presenza capillare per un comparto che ha evidenziato, soprattutto nel periodo del lockdown, una mancanza di regole ben definite, come dimostra la situazione vissuta durante la pandemia quando, se a livello nazionale era stato deciso che tutti i negozi potessero rimanere aperti, nei fatti poi ci si è scontrati con le ordinanze comunali che, in molti casi, hanno negato ai punti vendita locali di potere esercitare liberamente la loro attività. Un settore che, dunque, necessita un organo di rappresentanza anche per fare chiarezza sul fronte normativo, considerando le molteplici variabili che sollevano spesso dubbi di interpretazione. Per esempio, il ruolo delle telecamere: efficienti a garantire la sicurezza dei negozi, ma al tempo stesso possibili strumenti di violazione della privacy dei clienti. Per tale ragione e altre ancora, Confida ha ritenuto utile aggregare anche queste realtà che, nel nostro Paese, appartengono a un mercato in sviluppo, ma che presenta ancora ampi margini da sfruttare per crescere. Mercato che sarà posto sotto la lente il prossimo autunno quando l’associazione di categoria del vending presenterà uno studio ad hoc, mostrando numeri, difetti e pregi degli H24.