Camst e il gruppo Hera hanno firmato un protocollo d’intesa per collaborare su progetti indirizzati all’economia circolare e migliorare la qualità della raccolta differenziata, riducendo la quantità di rifiuti prodotti. I punti di ristorazione coinvolti nella fase iniziale sono situati prevalentemente in provincia di Bologna, poi gradualmente il raggio d’azione sarà ampliato anche su altri territori.
L’accordo avrà una durata di due anni e saranno fondamentali anche la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei clienti e del personale di Camst, che saranno i destinatari di campagne ambientali mirate.
I NUMERI DELL’ACCORDO
In Italia sono 130 milioni i pasti preparati ogni anno da Camst, mentre 15 mila le persone che vi lavorano. Hera metterà a disposizione tutta la propria esperienza in campo ambientale: è il primo operatore nazionale per rifiuti trattati e nel 2019 ha superato il 64% di raccolta differenziata in media, con più di 180 comuni e 3,2 milioni di cittadini serviti. Inoltre è stata la prima utility, e la seconda società in Italia, ad entrare a far parte della Fondazione Ellen MacArthur, che raccoglie le realtà più attive su scala globale nella transizione verso l’economia circolare.
PROGETTI PILOTA DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Con questa intesa, Hera e Camst iniziano una collaborazione su progetti pilota specifici, in particolare nel campo della mobilità sostenibile, dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Il rifiuto organico prodotto nei punti di ristorazione potrà essere utilizzato per la produzione di biometano e compost nell’impianto del gruppo Hera a S. Agata Bolognese, mentre gli oli vegetali esausti (quelli che rimangono al termine delle preparazioni alimentari: ad esempio gli oli di frittura o utilizzati per conservare gli alimenti) raccolti in modo differenziato potranno essere destinati alla produzione di biodiesel, grazie alla partnership siglata dalla multiutility con Eni. Inoltre, saranno realizzati punti per la ricarica elettrica dei veicoli.
Le due realtà collaboreranno per lo studio dei migliori materiali da utilizzare in alternativa alla plastica monouso, coniugando la sicurezza alimentare con il minor impatto ambientale possibile, e su progetti di riciclo della plastica utilizzata nei punti di ristorazione. Sono previste anche azioni volte a ridurre lo spreco e per un utilizzo dei pasti non consumati. Hera potrà, inoltre, fornire supporto sulle modalità di raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti prodotti.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
Per migliorare e incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti generati nei punti di ristorazione, sensibilizzare sui temi della prevenzione, della corretta gestione dei rifiuti e del loro recupero, saranno sviluppate congiuntamente da Camst e dal gruppo Hera capillari attività di comunicazione ambientale rivolte sia ai dipendenti che ai clienti.
LE AZIONI PER IL RECUPERO DELLE RISORSE
Questo accordo si affianca alle numerose iniziative che Hera sta portando avanti sul fronte dell’economia circolare intesa come rigenerazione delle risorse. Tra queste la realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano dai rifiuti organici (prima utility in Italia) a S. Agata Bolognese, e i progetti CiboAmico, FarmacoAmico e Cambia il Finale, che nascono dalla collaborazione con Last Minute Market e alcune onlus del territorio per ridurre gli sprechi, incentivare il recupero e aiutare persone in difficoltà.
“La transizione verso un’economia circolare è una sfida prima di tutto culturale, fatta di tante azioni messe in campo con continuità. Questa intesa con Camst ne è un esempio virtuoso. Due grandi realtà che collaborano per portare avanti il cambiamento” – commenta Stefano Venier, Ad del gruppo Hera.
“Le partnership tra imprese, costruite su principi, valori e obiettivi condivisi che mettono al centro le persone e il pianeta, sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030” – ha commentato Francesco Malaguti, Presidente di Camst. “Ogni giorno centinaia di migliaia di persone usufruiscono dei nostri servizi di ristorazione e facility. Il nostro impegno è rivolto a far sì che le nostre attività abbiano un impatto positivo sull’ambiente e generino valore per la collettività”.