Sarà interamente phygital la terza edizione di Milano Wine Week, in programma a Palazzo Bovara e sulla piattaforma Digital Wine Fair dal 3 all’11 ottobre, per dare a quante più persone possibile l’opportunità di seguire il calendario fisicamente o da remoto. E ci saranno anche 7 città del mondo collegate in rete, per non far mancare all’appuntamento la dimensione internazionale forzatamente assente per via della pandemia.
Forte dei numeri dell’edizione 2019 (300 attività in programma, 300 mila partecipanti, 1.500 aziende coinvolte e più di 300 locali attivati in tutta la città) l’evento si rilancia sulla piazza milanese potendo contare sul primo hub digitale mai realizzato nel settore vinicolo.
GORDINI: «CI ADEGUIAMO AI NUOVI SCENARI»
A beneficio di operatori del settore collegati online e delle cantine e dei consorzi partecipanti che, abbattendo i confini fisici, potranno raggiungere e interagire con un pubblico business più ampio, vedendo moltiplicate le occasioni di contatto e scambio commerciale. «La Milano Wine Week di quest’anno», dichiara il presidente Federico Gordini, «è una manifestazione totalmente adeguata ai nuovi scenari, con delle ovvie differenze rispetto al passato, ma ricca di novità che le permetteranno di crescere anche in questo 2020, dando vita, se possibile, a un evento ancora più grande, importante e internazionale, sia pur nel rispetto delle rigide normative imposte dall’emergenza sanitaria».
50 LE DEGUSTAZIONI PER GLI ADDETTI AI LAVORI
Tra le attività B2B, novità assoluta per il mondo del vino saranno i Tasting internazionali, degustazioni esclusive – quasi 50 gli appuntamenti in calendario – in collegamento digitale con il pubblico fisico che sarà a Palazzo Bovara e in una delle 7 sedi estere – New York, San Francisco, Miami, Toronto, Shenzhen, Shanghai e Mosca – grazie alle partnership con IEM e BS – Business Strategy.
Parallelamente si svolgeranno i Tasting Italiani, ovvero Masterclass e Walk-Around Tasting dedicati a operatori, stampa e buyer italiani selezionati del canale horeca, collegati in streaming con il quartier generale di MWW sempre attraverso la piattaforma digitale. Grazie al Wine Networking Hub, inoltre, tutte le aziende partecipanti potranno disporre anche di stand virtuali in una vera e propria fiera digitale internazionale.
UN BRINDISI DIGITALE E UN FESTIVAL DIFFUSO
Per il pubblico, il tradizionale brindisi inaugurale – a base di bollicine di montagna delle aziende dell’Istituto Trentodoc – verrà “smaterializzato” in un flash mob digitale con il coinvolgimento di circa 5 mila persone che, grazie al delivery partner Winelivery, potranno alzare i calici in tempo reale dalle rispettive case, sabato 3 ottobre, alle 20.15. Prenderanno vita in città 6 Wine District, veri e propri sodalizi tra un quartiere, con il suo circuito di bar, ristoranti ed enoteche, e un Consorzio di tutela.
ACCANTO AI RISTORATORI PER LA RIPARTENZA
Tutta l’edizione 2020 di Milano Wine Week è orientata a supportare il settore della ristorazione, così duramente colpito dal Covid-19. Una rete di location partner ospiterà eventi a tema: da Eataly Smeraldo a Signorvino a CityLife Shopping District alla Santeria, Cantina Urbana, Panini Durini, Un posto a Milano, The Bryan and Barry Building, Wine Mi (tour delle enoteche milanesi) e Come Home (degustazioni e cene organizzate nelle case di host e tematizzate in occasione della Wine Week) per arrivare a Centrale District e Hic Enoteche. In questa direzione va anche il progetto Wine Pairing che, presso il nuovo Babila Building by Guastoni di Corso Venezia, vedrà Andrea Berton, Daniel Canzian, Alessandro Borghese, Wicky Priyan e Gianluca Fusto, impegnati in story-cooking in cui dovranno costruire una propria ricetta a partire da un vino delle aziende e dei consorzi “supporter” di MWW.