Si è attesa la fine della vendemmia per ufficializzare la notizia. Una decisione solenne che aggiunge un nuovo capitolo nella storia di Terra Moretti e di chi ha il compito di capitanarla. Vittorio Moretti, storico fondatore della cantina che ha sede a Erbusco, lascia infatti il timone dell’azienda e lo consegna nelle mani di sua figlia Francesca, che a sua volta, assumendo il ruolo di presidente, conferisce al manager Massimo Tuzzi la carica di amministratore delegato.
Se dunque il ruolo di Francesca Moretti era nell’aria da un po’, quello del dirigente friulano, classe 1973, non era così scontato. Il riserbo assoluto su questa nomina è stato attentamente osservato da parte di Terra Moretti, anche se qualche piccolo indizio è emerso dopo che, lo scorso giugno, Tuzzi ha annunciato di lasciare la cantina Zonin 1821, mettendo fine a un rapporto che durava da 15 anni durante i quali il manager ha rivestito la duplice carica di amministratore delegato e presidente.
Per lui, dunque, prende il via una nuova sfida. Sfida che si svolgerà all’interno di un gruppo che vanta più di mezzo secolo di storia e che oggi presenta una solida posizione finanziaria. I numeri di Terra Moretti delineano una realtà che, nel 2019, ha fatturato 65 milioni di euro, commercializzando circa 8,5 milioni di bottiglie. Un giro di affari costruito negli anni e che attualmente fa perno su tre aree produttive dislocate in Franciacorta (con i brand Bellavista e Contini Castaldi), Toscana (Petra, Acquagiusta Tenuta la Badiola, Teruzzi), e Sardegna (Sella & Mosca).
Un patrimonio terriero che Tuzzi gestirà affiancando Francesca Moretti. Insieme si apprestano ad avviare un percorso strategico ben definito. ‘’Sono principalmente tre i punti cardine del mio incarico – dichiara a Foodserviceweb.it il neo amministratore delegato –: sugellare il cambio generazionale, lavorare ad un programma di management delle società di famiglia, aumentare il valore d’impresa. Il mio mandato vedrà il capitale umano al centro del progetto, vogliamo che tra dieci anni il gruppo Terra Moretti Vino non sia solo fra i leader nel settore, ma rappresenti un modello di eccellenza, di bellezza segnato dal made in Italy’’.
Si pianifica sul medio lungo termine, senza distogliere l’attenzione sul presente che vede il fuori casa impegnato nel duro tentativo di riorganizzarsi e riattivare la propria attività. ‘’La riapertura si scuole, uffici e varie attività dovrebbe favorire la ripresa – sostiene Tuzzi –. In quest’ottica, diventa però necessario guardare al nuovo scenario con idee e azioni innovative. Il mondo on-trade dovrà sfruttare appieno, anche nel periodo invernale, l’opportunità inserita nel decreto Rilancio, che prevede di porre in opera strutture temporanee su aree pubbliche, così da aumentare gli spazi di consumo e non accusare dei cedimenti sul fatturato’’.