Se la situazione andrà ulteriormente peggiorando si potrà sempre contare sul delivery a domicilio. Non ci si perde d’animo tra i proprietari di Bun. La catena di hamburger ‘abnormal’ ha, infatti, confermato il suo ampliamento sul territorio nazionale. E così, nemmeno il tempo di tagliare, lo scorso 1 ottobre in Bicocca Village, il nastro del secondo punto vendita milanese (in realtà terzo, considerando la dark kitchen aperta a maggio insieme a Glovo, ndr), che la catena ha già annunciato due nuovi rinforzi immediati e rispettivamente programmati a fine novembre a Milano (viale Bligny), a cui seguirà l’opening su Torino un paio di giorni più tardi nella centrale Via Amendola. A seguire, questa volta a inizio gennaio, un quarto ristorante milanese sorgerà in Via Ceppellini, la cui data ufficiale, però, potrebbe slittare nel caso di peggioramento della pandemia. Se invece il Covid rallenterà il suo contagio e la situazione tenderà a normalizzarsi, l’insegna procederà come previsto con sei inaugurazioni nel 2021, quasi tutte concentrate sempre sul capoluogo lombardo e suo hinterland.
Un’espansione in tempi complicati quindi, ma che può contare su un importante aumento di capitale da 700 mila euro, che è stato finalizzato dai soci in questi giorni. Soci noti che rispondono al nome delle catene Mc Donald’s, Kfc, Cioccolatitaliani, Poke House e Dispensa Emiliana. A capitanare la compagine è Danilo Gasparrini che contattato al telefono ha ufficializzato le nuove aperture future e annunciato anche alcune novità sul fronte dell’offerta. ‘’Siamo tra le poche realtà del foodservice che stanno andando in controtendenza – ha dichiarato il Ceo di Bun –, ovvero proseguiamo l’espansione dell’insegna spinti dal buon andamento dei locali già operativi, le cui performance si stanno rivelando superiori alle nostre aspettative di partenza. A brevissimo allargheremo il menu con originali ricette, tra le quali il Krispy Chicken con salsa smoked e formaggio, mentre da qualche settimana i clienti possono gustare le patatine fritte che proponiamo condito con Nutella e zucchero: una vera chicca per appassionati di dessert’’.
Regna dunque l’ottimismo, anche se ovviamente i soci seguono con attenzione le mosse del Governo. ‘’Non siamo preoccupati della chiusura imposta alle 23:00, mentre lo saremo senz’altro se dovessero essere chiusi i centri commerciali, come purtroppo qualcuno ha già iniziato a paventare. In ogni caso, se ci saranno nuovi lockdown, punteremo ancora di più sul servizio di delivery che ci ha regalato enormi soddisfazioni e che riteniamo un asset di punta del nostro business plan’’, ha commentato Gasparrini.