Nuove misure, nuovo lockdown, stessa solidarietà. Tra ristoratori disobbedienti, contestatori, resilienti, propositivi o ingegnosi, e nuove misure a sostegno, è ripartita anche la solidarietà digitale. La quasi totalità delle piattaforme di delivery ha già lanciato infatti diverse iniziative a sostegno dei ristoratori, al pari dell’app MyCia e la prossima settimana ripartirà ufficialmente anche l’iniziativa “Io sto con i ristoratori”, lanciata dalla startup Dishcovery, con la partecipazione dei migliori professionisti in campo horeca e foodtech. Nei giorni scorsi anche il progetto “Posto del cuore” ha ricevuto nuovo slancio grazie alle collaborazioni con Peroni, Nestlé, Lavazza, La Molisana e Coricelli.
VOUCHER SOLIDALI PER I DIPENDENTI
Il colosso di Vevey, tra acquisizioni miliardarie e centri d’innovazione, non perde ovviamente di vista il welfare aziendale e il supporto alle comunità locali. La multinazionale svizzera ha infatti deciso di supportare in un solo colpo la startup “Posto del Cuore”, i ristoranti e i dipendenti. Come? Tramite l’acquisto di voucher solidali da consegnare ai dipendenti come regali di natale.
BIRRA GRATIS
Il 4 Novembre, in collaborazione con Nastro Azzurro, è partita l’iniziativa “#pizzeriedelcuore” con l’obiettivo di supportare in modo concreto le pizzerie Italiane per stimolarne la ripartenza. Sono state selezionate alcune delle pizzerie partner di Nastro Azzurro in tutta Italia: tra queste, la storica pizzeria “Gino Sorbillo” di Via dei Tribunali a Napoli, l’ “Antica Pizzeria da Michele” a Milano e tante altre.
Sulla pagina dedicata gli utenti potranno acquistare un voucher per una consumazione per due persone, utilizzabile fino al 31/12/2021, da spendere presso la propria pizzeria del cuore a pranzo nel locale altrimenti in comodità da casa, grazie al take-away o per una cena futura. Una volta recatisi nella propria pizzeria del cuore,gli ospiti riceveranno una birra omaggio offerta da Nastro Azzurro. Dopo il supporto ai distributori, il gruppo Peroni non vuole far mancare ovviamente anche il supporto ai ristoratori.
Non è concesso sapere se realmente “ne usciremo migliori” ma tali iniziative fanno ben sperare.