Natale, ci siamo quasi. Senz’altro il giorno più atteso dell’anno, a maggior ragione in questo nefasto 2020, ci apprestiamo a viverlo diversamente da come siamo abituati a farlo solitamente. Detto questo, rimane intaccato il suo essere una giornata speciale di gioia e felicità. Un drink per brindare a questa importante ricorrenza non deve quindi mancare mai, anzi è ancora più gradito visto i tempi che corrono. A proporcelo è il talentuoso barman campano Vincenzo Pagliara, a capo del bancone del Laboratorio Folkloristico, cocktail bar inaugurato la scorsa estate a Pomigliano d’Arco (Na). La sua idea fa cordialmente riferimento a quanto trascritto nell’ultimo decreto governativo che suggerisce di celebrare veglia e giorno di Natale circondati preferibilmente solo da congiunti e conviventi. Insomma, lo scambio dei regali dovrà avvenire unicamente con i propri famigliari stretti, misurando sempre il numero di presenti in casa. Se in tutto saranno cinque adulti, allora il drink di Pagliara fa perfettamente al caso. Per di più, è una ricetta che lo stesso bartender ha pensato usando ingredienti che presentano tra loro un legame ‘di sangue’, una sorta di fil rouge che li unisce e che forgia la base aromatica di Anima Folk, il drink appunto che il mixologist ci ha fatto trovare sotto l’albero natalizio. La ricetta che vi apprestate a leggere, ripetiamolo, è pensata per cinque persone.
L’iter prevede, innanzitutto, di compiere una manovra iniziale e fondamentale che consiste nel versare in una pentola: vermouth (250 ml), vino aglianico (450 ml), vino passito o moscato (100 ml) e nocillo (50 ml), aggiungendo poi miele di castagno bio (120 g) e spezie (4 chiodi di garofano, 1 anice stellato, mezza stecca di cannella). Scaldare successivamente il tutto a fiamma lenta, aggiungendo un succo di limone a piccole gocce alla volta. Capito cosa bolle in pentola, si spegne il fuoco per lasciare raffreddare il blend così ottenuto, coprendo il contenuto con un canovaccio per evitare la dispersione degli aromi. Il drink è ora pronto e lo si può consumare freddo e di nuovo scaldato, ricordando però, prima di passare alla fase di degustazione, di guarnire il bicchiere (da the) con ramoscello di menta, stecca di cannella e zucchero a velo che, oltre a donare un contrasto di colori rosso/bianchi (è Natale!) permette di modificare il grado di dolcezza del drink.
Auguri!!!