Sono parecchi i bartender che osannano e apprezzano le piccole marche di spirit, soprattutto quelle a produzione artigianale, ma poi, una volta posti di fronte alla scelta, i professionisti dei cocktail spesso scelgono le referenze di mercato più consolidate e note. Attenzione, con questo non intendiamo dire che se un prodotto è conosciuto su larga scala non sia buono o lo sia meno di prodotti più di nicchia. Anzi, sovente la notorietà la si raggiunge grazie a un intenso lavoro di ricerca della qualità.
A confermare la preferenza per brand con elevata awareness è ancora una volta l’Annual Brands Report, sondaggio annuale condotto dal prestigioso sito Drinks International (www.drinksint.com) e giunto alla sua undicesima edizione, che ha interpellato un panel rappresentativo composto da una selezione dei 100 migliori barman al mondo. Gli intervistati si sono espressi su una duplice valutazione, da una parte indicando quali sono i brand che usano con più frequenza nel loro locale, dall’altra invece quelli che sono ritenuti più propensi a creare una tendenza di consumo. In entrambi i casi, i vincitori appartengono alle principali multinazionali del settore del beverage alcolico. Ecco qui di seguito alcune categorie e relativi vincitori proclamati dal sondaggio.
- Liquori: il Campari ha trionfato come prodotto più venduto, mentre sul fronte tendenza al primo posto si è classificato la Chartreuse, celebre spirit francese a base di erbe. Si segnala il debutto al settimo posto di Italicus, liquore a base di bergamotto ideato dal noto mixologist italiano Giuseppe Gallo.
- Birra: è un trionfo tutto giapponese quello che riguarda la bevanda al luppolo, dato che i barman hanno votato in entrambe le graduatorie la birra Asahi Super Dry. L’Italia non sfigura grazie a Nastro Azzurro classificatosi al secondo posto nella classifica degli ordini di acquisto e al quinto in quella delle tendenze.
- Vermouth: non poteva che parlare italiano l’elenco delle marche top di questa tipologia di prodotto. I barman hanno individuato nel Carpano Antica Formula la referenza preferita, mentre sul segmento dei trend a ottenere più voti è stata la gamma Martini.
- Champagne: sul fronte bollicine francesi domina in entrambe le classifiche il marchio Veuve Clicquot. Da tenere d’occhio il balzo in avanti di Billecart Salmon, forse meno noto ai non esperti di vino, ma indicato come futuro top brand del mercato degli Champagne.
- Spirit analcolici: si ribadisce il primato di Seedlip, distillato naturale e non alcolico, sia sul fronte degli acquisti effettuati dai locali, sia come prodotto di tendenza. I prodotti alcol free sono tra i possibili outsider del mercato tanto che, secondo uno studio condotto da Iwsr, questa categoria metterà a segno, nel quinquennio 2019-2024, una crescita record dei volumi pari al 118%.
- Bartender’s Choice: questa la parte del questionario più amata dai bartender a cui viene chiesto di indicare in generale un brand a scelta tra gli spirit. In questo caso, il marchio che si è aggiudicato il numero maggiore di consensi è stato il rum Plantation, tallonato dal whiskey Michter’s e dal gin Tanqueray che completa il podio.