“Credo si sia raggiunto il limite dell’accanimento mediatico contro tutti quei locali che svolgono l’attività dal momento dell’aperitivo fino a tarda notte, accostati al termine ‘movida’. Per questo motivo abbiamo lanciato sul nostro profilo Facebook l’hashtag #lamovidanonsiamonoi“.
NEL MIRINO I COMPORTAMENTI SBAGLIATI DEI CLIENTI
Nelle parole di Federico Varesi, terza generazione della famiglia al timone di Vargros, società specializzata nella distribuzione di spirits e vini all’Horeca, emergono amarezza e irritazione per quanto sta succedendo. “La situazione della filiera Horeca, in particolare grossisti ed esercenti, è già drammatica“, dichiara Varesi, “ma dobbiamo anche sentirci demonizzati dai principali mezzi di informazione ed etichettati continuamente e negativamente come ‘movida’. Credo sia giunto il momento di riacquistare la nostra dignità e far capire che il problema non è rappresentato dagli imprenditori Horeca ma da comportamenti sbagliati di una parte della clientela. Si tratta di un fatto culturale e non di irresponsabilità da parte di coloro che lavorano nella filiera, ovvero cocktail bar, ristoranti, catering, discoteche, organizzatori di eventi, fornitori e distributori“.
Questo pensiero viene illustrato in modo chiaro sul profilo Facebook di Vargros: “Crediamo nei valori dell’ospitalità, del bere consapevole, della socialità e del lavoro rispettoso delle leggi. Ci rifiutiamo di essere demonizzati e ritenuti responsabili, anche indirettamente, di qualsiasi atto di inciviltà e degrado commesso dopo le 18 per le strade di questo Paese e non accettiamo di essere considerati degli untori senza scrupoli. Siamo stanchi di essere etichettati in continuazione, con il termine anacronistico e becero di ‘movida’. La nostra categoria merita di essere raccontata da una parola nuova: #lamovidanonsiamonoi“.
LARGA ADESIONE PER L’HASHTAG #LAMOVIDANONSIAMONOI
L’hashtag ha ottenuto immediatamente molte adesioni, segno che imprenditori e grossisti sono stanchi di questo stato di cose. “Credo che invece di puntare il dito contro di noi”, conclude Federico Varesi, “sarebbe più opportuno analizzare i rischi che stanno correndo migliaia di imprese Horeca, a un passo dalla chiusura. Questo è il tema vero su cui tutti, istituzioni, associazioni, addetti ai lavori e media, dovrebbero prestare attenzione”.