Mentre il governo Conte II volge al termine, in attesa che il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi sciolga la riserva dando il via alla formazione del nuovo esecutivo, il vice ministro uscente alla Salute Pierpaolo Sileri si fa portavoce della richiesta dei ristoratori di riaprire al più presto anche alla sera, di pari passo con l’avanzata della campagna vaccinale in Italia.
ANCORA MIGLIAIA LE ATTIVITÀ FERME AL PALO
Un’esigenza certificata dal fatto che, malgrado il ritorno in zona gialla che ha riguardato la maggior parte delle regioni italiane a partire dal primo febbraio, sono ancora migliaia le attività, che per scelta o per necessità, non sono ancora potute ripartire a pieno regime.
In questo quadro assai poco rassicurante s’inerisce l’analisi condotta congiuntamente da Filiera Italia e Coldiretti, secondo cui l’80% dei fatturati delle attività di ristorazione, comprensive di pizzerie e agriturismi, si concentra proprio nelle ore serali. Motivo in più per alimentare un pressing che possa spingere il nuovo esecutivo, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie, a rivedere l’orario di chiusura attualmente imposto alle 18.
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e il consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, sostengono, infatti, che “sarebbe fondamentale consentire, esclusivamente ai ristoranti che si trovano nelle zone gialle e che dimostrano di rispettare i rigidi requisiti previsti, l’apertura serale fino all’orario di inizio coprifuoco, anche alla luce delle importanti misure di sicurezza adottate, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso”.
VINO E CIBI INVENDUTI PER QUASI 10 MILIARDI
Per entrambi “la possibilità di apertura serale a cena vale l’80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismi, duramente provati dalla chiusure forzate che travolgono a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore stimato in 9,6 miliardi di euro nel 2020”.
Una posizione, questa, che sembra incontrare i primi, timidi, favori, da parte della politica. “Con il progredire della vaccinazione devono, e sottolineo devono, riaprire i ristoranti anche la sera“, ha infatti detto Sileri, “occorre far tornare le persone progressivamente alle proprie attività e a una nuova normalità, pronti a fare un passo indietro se dovesse arrivare una variante aggressiva o una nuova recrudescenza del virus“.