Il cibo gettato nella spazzatura è ancora troppo. Malgrado la rivisitazione degli stili di vita imposta dalla pandemia abbia portato a consumi tendenzialmente più accorti, ogni settimana un italiano riversa nel secchio dell’immondizia oltre mezzo chilo di prodotti alimentari.
Mangiare più spesso a casa e godere di più tempo da riservare alla preparazione dei pasti e alla spesa sono all’origine di numeri ambivalenti: nel 2020 in Italia sono stati sprecati “solo” 27 chilogrammi di cibo a testa, vale a dire l’11,78% in meno rispetto al 2019. Sono state così salvate oltre 222 mila tonnellate di alimenti, con un risparmio di 6 euro pro capite, pari 376 milioni a livello nazionale.
RICHIESTE DI AIUTO ALIMENTARE AUMENTATE DEL 40%
Sempre a causa della pandemia, tuttavia, durante lo scorso anno il numero di nuovi poveri è aumentato sensibilmente; Banco Alimentare, la fondazione che ogni giorno dal 1989 recupera il cibo non consumato nelle mense collettive e dalla grande distribuzione, redistribuendolo agli enti caritativi, ha visto crescere le richieste di aiuto alimentare mediamente del 40% e le persone che si sono rivolte agli enti caritativi sono passate da 1,5 a circa 2.2 milioni.
Dati, questi, inevitabilmente al centro dell’ottava edizione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in programma il 5 febbraio. Un appuntamento contraddistinto da innumerevoli le iniziative messe in campo per sensibilizzare i cittadini a ridurre le loro cattive abitudini, dovute il più delle volte a semplici dimenticanze o a cattiva programmazione.
SINERGIA TRA CIRFOOD E TOO GOOD TO GO
Cirfood, impresa cooperativa leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale, ha deciso per esempio di aderire al Patto promosso da Too Good To Go per abbattere gli sprechi alimentari nei prossimi tre anni. Nello specifico, Cirfood si è unita alle azioni “Azienda consapevole” e “Consumatore consapevole” in linea con il percorso di partnership avviato a novembre proprio con Too Good To Go e che prevede l’introduzione delle “Magic box” nei locali Rita: si tratta di bag con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata.
L’iniziativa, nei primi tre mesi di attività, ha permesso di evitare lo spreco di 635 chili di CO2. Sono, inoltre, stati attivati accordi con Onlus ed enti caritatevoli (il suddetto Banco alimentare, Caritas, Last Minute Market) in tutto il Paese per donare eventuali materie prime in eccedenza. Nel 2019 sono così state distribuite oltre 76 mila pietanze.
CAMST SOSTIENE LA CAMPAGNA SPRECO ZERO 2021
Camst group, da parte sua, ha riconfermato anche per quest’ anno il supporto a Last Minute Market per la Campagna Spreco Zero 2021. Quella di Last Minute Market è una realtà nata per affiancare le aziende della Gdo nel recupero delle eccedenze alimentari, permettendo di ridurre costi e impatti di smaltimento e sostenendo al tempo stesso le fasce più deboli. “Da azienda di ristorazione che produce 120 milioni di pasti all’anno, sentiamo una forte responsabilità nella lotta contro lo spreco alimentare“, ha spiegato il presidente di Camst Francesco Malaguti. “Per questo siamo in prima linea, anche al fianco di Last Minute Market, per fare la nostra parte in questo cambiamento epocale“.
Diverse le attività e le collaborazioni messe in campo dall’azienda in questi anni per ridurre gli sprechi. Tra queste anche la partnership con Too Good To Go. A oltre un anno dall’avvio della collaborazione, i bar e ristoranti self-service Camst coinvolti (Torrebò e C’Entro a Bologna) hanno venduto oltre 1.400 Magic box, evitando le emissioni di di 3 tonnellate e mezzo di CO2.
Nelle scuole, poi, Camst propone anni la “Io non spreco!” Bag: un astuccio colorato con cui i piccoli fruitori della mensa possono recuperare alcune tipologie di cibo, come il pane e la frutta. Dal 2018 a oggi sono state realizzate e poi distribuite oltre 41 mila bag in vari Comuni italiani nei quali l’azienda è presente come gestore della ristorazione scolastica, in aggiunta alle 16.740 custodie salva cibo “Ribò Bag”distribuite nel solo Comune di Bologna.
RECUPERATE 34 TONNELLATE DI CIBO NEL 2019
Grazie alla collaborazione con associazioni territoriali come Caritas e altre Onlus, poi, nel 2019 Camst è riuscita a recuperare 34 tonnellate di cibo, fra pane, primi e secondi piatti, contorni, porzioni di frutta e di dolce. A questi si aggiungono oltre 16 tonnellate di cibo, tra prodotti freschi, secchi e surgelati, raccolti direttamente dal centro distributivo con sede a Bologna e distribuiti su tutto il territorio provinciale attraverso la collaborazione con enti no profit.
Infine, merita una segnalazione Cuki Save the Food, il progetto di responsabilità sociale di Cuki che aiuta il Banco alimentare a contrastare lo spreco, favorendo il recupero del cibo non consumato nelle mense aziendali, scolastiche e ospedaliere per donarlo ai più bisognosi. Quest’anno, il progetto compie 10 anni di attività e ad oggi sono oltre 17 milioni le porzioni di cibo salvate dallo spreco alimentare, contribuendo in tal modo a perseguire gli obiettivi principi che sono alla base della Giornata stessa: sensibilizzare gli Italiani al valore del cibo e alla lotta allo spreco.