Se la pizza può non a torto considerarsi come la regina del delivery, non solo in Italia, e il food delivery è tra i pochi vincitori di questa pandemia, se ne dovrebbe dedurre che i format di pizza siano tra i pochi a sorridere in questi tempi bui.
Un rapporto di Statista indica che le vendite di pizza negli Usa nel 2020 si sono mantenute sostanzialmente ai medesimi livelli del 2019 (46,24 vs 46,34 miliardi di dollari) E i numeri in arrivo dai format confermano sostanzialmente questo dato
CONTINUA IL MOMENTO D’ORO DI PIZZA HUT
Lungi dall’essere fallito, Pizza Hut continua invece a macinare numeri impressionanti. Yum Brands, la holding di riferimento del gruppo ha registrato infatti un +8% sul fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019, il miglior risultato in 10 anni, dopo il +10% registrato nel Q4 2010.
Il Ceo di Yum David Gibbs ha affermato che tra le ragioni di tale risultato vanno annoverati la crescita del 18% del canale off-premises (delivery e take away), così come la partnership con Beyond Meat.
MA DOMINOS’ NON STA A GUARDARE
Il principale concorrente di Pizza Hut, Domino’s non sta certo con le mani in mano. Particolarmente attivo negli ultimi tempi in Italia, tra nuove aperture, nuove partnership e nuovi prodotti, anche Domino’s ha fatto registrare delle performance interessanti, con un +17,5% negli Stati Uniti e un +6,2% a livello internazionale nel Q3 2020, in attesa dei dati sul Q4.
PAPA JOHN’S E GLI ALTRI
Performance simili per un altro gigante della pizza a stelle e strisce, Papa John’s che, sempre nel Q3 ha registrato un +17% a livello internazionale e un +24% in Nord America.
Numeri d’oro anche per le piccole pizzerie indipendenti che hanno addirittura raddoppiato il fatturato, passando da una media settimanale di 2 mila dollari a oltre 4 mila dollari dallo scoppio del covid.
Per il momento quindi, gli unici a sorridere, oltre le piattaforme, sono le pizzerie…