La Molisana, pranzi nei ristoranti regionali offerti ai dipendenti

L'iniziativa presa a causa dell'impossibilità di trascorrere assieme il tradizionale appuntamento di inizio anno. Ma anche per dare una boccata d'ossigeno alle attività locali
La Molisana, pranzi nei ristoranti regionali offerti ai dipendenti

Recentemente travolto da una piccola bufera mediatica per un disguido di comunicazione, il pastificio La Molisana si riscatta con pieno merito con una iniziativa dedicata ai suoi 300 dipendenti, ma che offre un segno concreto di solidarietà anche e soprattutto alle attività di ristorazione della regione di cui l’azienda è uno dei principali volani economici.

PRANZO OFFERTO IN UN RISTORANTE DELLA REGIONE

“Le storie speciali nascono da ingredienti semplici”, è il messaggio che accompagna l’iniziativa del pastificio, che, non avendo potuto condividere, come sempre accaduto negli anni precedenti, l’inizio dell’anno nuovo con i suoi dipendenti, ha deciso di regalare loro un pranzo in un ristorante della regione, a spese dell’azienda. Un’occasione per dare un po’ di respiro all’intera categoria che, come sappiamo, è tra i settori più in difficoltà nella delicatissima fase che il Paese sta attraversando dopo quasi un anno di pandemiaù.

RICONOSCIMENTO DEL LAVORO DEI DIPENDENTI

Un duplice regalo, si potrebbe dire: un piacevole momento conviviale offerto ai 300 dipendenti più un accompagnatore, 600 pasti dunque, e un aiuto allo stesso tempo ai ristoratori.
Vicinanza quindi ai lavoratori che, anche in piena pandemia hanno dimostrato attaccamento al lavoro, garantendo costantemente la produzione in fabbrica e continuando a impegnarsi senza sosta e vicinanza, allo stesso tempo, alla ristorazione del Molise, che vive sulla propria pelle il momento di grosso disagio economico legato all’emergenze, non potendo lavorare come vorrebbe e vedendo diminuire sensibilmente i propri ricavi.

STORIA ULTRACENTENARIA PER IL PASTIFICIO

Un piccolo ma significativo regalo d’inizio 2021 per i dipendenti che garantiscono al pastificio, nato nel 1912, quando la famiglia Carlone aprì la prima bottega artigianale e acquisito nel 1991 dal Gruppo Ferro, di mantenere gli standard di produzione, ma anche un’occasione per supportare la ristorazione regionale, che, come tutta la categoria, continua a versare in uno stato di grande difficoltà. Lo scorso mese di aprire, l’azienda aveva voluto premiare l’impegno sei suoi 300 dipendenti con un ulteriore contributo in busta paga. “Per il loro spirito di appartenenza e senso di responsabilità“, aveva detto allora l’amministratore delegato Giuseppe Ferro.

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