Burger King Uk, menu 50% plant-based entro il 2031

La filiale britannica del colosso americano ha recentemente annunciato che entro la prossima decade la metà dei cibi serviti sarà a base vegetale
Burger King Uk, menu 50% plant-based entro il 2031

Burger King a tutto plant-based. Dopo essere stata probabilmente la prima catena di livello mondiale a lanciare un plant-based burger con l’Impossible Whopper negli Stati Uniti, e dopo le alterne fortune del Rebel Whopper nel Vecchio Continente, il colosso dei fast food fa sempre più sul serio nel campo dell’innovazione di prodotto.

OBIETTIVO ARRIVARE AL 50% SOLO PLANT-BASED

Il brand Usa guarda al futuro, dopo il parziale ritorno al passato con il nuovo (vecchio) logo.

Il CEO di Burger King Uk, Alasdair Murdoch, ha infatti recentemente affermato che entro il 2031, la metà degli elementi presenti sui menù sarà a base vegetale.

Quando inseriamo nel menù un prodotto a base vegetale … probabilmente si verifica una reazione uguale e contraria in quanto stiamo togliendo qualcos’altro“, ha affermato Murdoch. “Ci saranno meno prodotti a base di carne? Decisamente sì. Nel tempo la quantità di carne bovina che vendiamo in proporzione alle nostre vendite totali si andrà via via riducendo.

Restando in tema di opzioni vegetali, Burger King Uk ha annunciato che nei prossimi mesi rilancerà il Rebel Whopper citato in apertura e ritirato durante la pandemia, in versione 100% vegetale (la prima versione aveva la maionese).

NUOVE ABITUDINI DI CONSUMO

Questo importante annuncio di Burger King è solo l’ennesima conferma di come sia in corso un cambio, quasi radicale nelle abitudini di consumo nel fuori casa, che vedono la sostenibilità sempre più al centro.

Se si vanno a rileggere le dichiarazioni rilasciate dai maggiori player del settore in occasione del lancio di alternative vegetali, da McDonalds a Starbucks, passando per KFC e anche per l’italianissima Poke House, si potrà notare come tutte abbiano un comun denominatore, ovvero che “il lancio risponde a una precisa richiesta dei nostri consumatori. sempre più attenti alla sostenibilità e desiderosi quindi di avere più alternative vegetali nel menù”.

In sostanza, un fuori casa sempre più “vegetale”.

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