Gli effetti della crisi seguita alla pandemia iniziano a manifestare pesanti ripercussioni anche su Eataly. Il 2020 si è chiuso con un calo di circa il 30% per il polo del food creato da Oscar Farinetti. Un contrazione che inizia già a provocare conseguenze tangibili, come la chiusura, per ora soltanto solo temporanea, dello store di Bari.
A spiegare la situazione è stata Tamburi investment partners (Tip), la società di investimento che possiede circa il 20% del gruppo e che ha inviato una lettera agli azionisti, spiegando come Eataly, senza usare troppi giri di parole, abbia in quest’anno molto sofferto “per i pesantissimi vincoli all’attività di ristorazione riscontrati in tutto il mondo”.
NEGLI STATI UNITI LE MAGGIORI SOFFERENZE
“La parte mercato, costantemente aperta al pubblico e l’attività online hanno contrastato i cali di fatturato”, ricostruisce la lettera agli azionisti, “ma solo parzialmente, dato che circa la metà delle vendite di Eataly nel mondo è costituita dalla ristorazione”. Tip ricorda che “nel corso del 2020 i soci hanno, come già previsto, sottoscritto una prima parte di aumento di capitale e nel 2021 è previsto il saldo“.
La maggiore sofferenza, aggiunge Tamburi investment partners, si registra negli Stati Uniti, dove Eataly è presente con diversi punti vendita aperti nel corso di questi anni a New York, Chicago, Boston, Los Angeles, Las Vegas, Dallas.
NESSUNA SPIEGAZIONE UFFICIALE PER LA CHIUSURA
Se il calo di fatturato del 30% viene quindi spiegato e dettagliato, nessuna spiegazione ufficiale arriva, invece, per la chiusura dello store di Eataly a Bari che semplicemente, si legge sul sito del negozio, resterà chiuso da lunedì 22 marzo.
“Nei giorni scorsi ,” ha spiegato al Corriere della Sera Marco Dell’Anna, segretario regionale di Uiltucs Puglia, “abbiamo avuto una comunicazione soltanto via telefono che il negozio avrebbe chiuso sino al 6 aprile. I lavoratori sono in Fis (fondo di integrazione salariale, l’equivalente della cassa integrazione) a zero ore. Il che implica una decurtazione pesante delle retribuzioni. Ora vogliamo avere un incontro per sapere quali sono le motivazioni reali della chiusura e soprattutto quali sono le prospettive. Siamo perplessi e molto preoccupati“. Il punto vendita di Eataly a Bari dà lavoro a circa 40 persone.