Durante il primo lockdown ha girato i feed dei volti più noti di Instagram muovendosi abilmente nel territorio dell’influencer marketing e del #suppliedby. Stiamo parlando di ROC, ovvero Rosticceria Origine Contraste: la nuova gastronomia milanese creata dai soci di Contraste, 1 stella Michelin, e di Exit.
Si tratta di rosticceria atipica perché sprovvista del suo elemento iconico: il lungo bancone dove i curiosi si affollano e gli indecisi indugiano nella scelta di cosa portare a casa con sé.
ROC, infatti, è una rosticceria dark-kitchen: un laboratorio dedicato esclusivamente ai piatti della tradizione, “per toccare una memoria del gusto condivisa”, spiegano i soci.
ROC è solo delivery: si ordina per il giorno dopo e non è nemmeno possibile fare il take away.
Rosticceria atipica o caposcuola di questi nuovi tempi, distanziati, informati e informatizzati?Una cosa è certa: nata nel pieno del primo lockdown, ROC ha saputo sfruttare tutta la forza del digital marketing e, in particolare, dell’ influencer marketing e del #suppliedby.
FACCIAMO CHIAREZZA: COSA SIGNIFICA #SUPPLIEDBY?
Innanzitutto, quando si parla di influencer marketing si fa riferimento soprattutto a Instagram: secondo l’ultimo rapporto ONIM, infatti, Instagram si conferma il canale maggiormente presidiato per attivazioni che coinvolgono gli influencer. Queste attivazioni si differenziano in:
- #ad: implica che esiste un contratto di retribuzione fra azienda e influencer
- #giftedby: indica prodotti regalati all’influencer, che non è tenuto a mostrarli ai follower
- #suppliedby: indica che l’influencer sta ricevendo dei servizi gratuitamente, in cambio di visibilità sui suoi canali
Questi tre hashtag sono conosciuti come gli “hashtag della trasparenza” : gli influencer sono tenuti a utilizzarli al fine di comunicare immediatamente alla propria community il fine promotore del post o della story.
Al go-live del progetto, ROC ha debuttato sul digitale solo con un sito internet d’impatto e un canale Instagram sfruttato al pieno delle sue potenzialità.
L’ATTIVAZIONE #SUPPLIEDBY DI ROC E PERCHÉ È UN ESEMPIO BEN RIUSCITO
Durante il primo lockdown e a poche settimane dall’ apertura, ROC ha apparecchiato le tavole e i feed di un parterre ben selezionato di influencer milanesi. Ecco la prima scelta strategica: individuare i creators, e quindi gli utenti, da intercettare. Roc ha scelto interlocutori con una fanbase medio-alta e un buon tasso di ingaggio suoi loro canali: si è rivolto a chi, non solo è molto seguito, ma soprattutto a chi dialoga, informa e interagisce spesso con la propria community. L’obiettivo di ROC era infatti arrivare ai followers dei creators avvalendosi del loro passaparola acchiappa-like.
Gli influencer potevano selezionare i piatti del menù che preferivano e vederseli recapitati a casa in packaging a prova di Instagram: essenziali, ma d’impatto, perfetti per essere fotografati. Non è quasi mai mancata la torta di rose, piatto più apprezzato, fotografato e ad alto fattore viralità. I risultati di Google Trends mostrano un’impennata in Lombardia nelle ricerche della parola chiave “torta di rose” nel periodo di aprile 2020: difficile credere che si tratti di un caso.
Un’altra scelta strategicamente corretta è stata raggruppare tutte le stories realizzate dagli influencer in un contenuto in evidenza intitolato People. Semplice e immediato, comunica agli utenti chi sono le persone di ROC e instaura quel senso di appartenenza e di emulazione tipico di Instagram: fa dire agli utenti “anche io voglio essere parte delle people di Roc!”.
Per diventarlo, basta effettuare il primo ordine.
L’attivazione di Roc mostra come è possibile, semplice ed economico, coinvolgere gli influencer per aumentare la propria visibilità digitale: basta deliverargli a casa un pasto completo e instagrammabile.