La luce in fondo al tunnel. Le tanto sospirate aperture hanno finalmente una data d’inizio e una roadmap in vista dell’estate. Il 26 aprile in Italia tornano le zone gialle e con loro uno spiraglio anche per bar e ristoranti, che potranno aprire, anche di sera, ma solo se in grado di offrire il servizio all’esterno del locale. Una novità comunque significativa, se si considera che la fascia serale vale l’80% del fatturato del comparto.
Le novità sono state annunciate dal premier Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa che ha ufficializzato le ultime misure adottate dal governo all’indomani delle proposte avanzate dalle Regioni e sentito il parere del Comitato scientifico e della cabina di regia.
IL COPRIFUOCO DOVREBBE RIMANERE ALLE 22
Una boccata d’ossigeno per il mondo della ristorazione, per il quale è prevista la possibilità, ovviamente soltanto nelle zone gialle, di ripristinare il servizio all’aperto, nel pieno rispetto del distanziamento tra i tavoli e dell’utilizzo delle mascherine. Fermo restando, anche per i ristoranti, il limite imposto dal coprifuoco, che dovrebbe restare alle 22.
DISTANZIAMENTO E MASCHERINE NON SI TOCCANO
“Il governo con questa decisione ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia“, ha spiegato Draghi, “ma questo rischio si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento“.
All’aperto si potrà ripartire anche con le altre attività di sport e spettacolo. “Saranno consentiti”, ha aggiunto Draghi, “gli spostamenti tra le regioni gialle e con un certificato si potrà andare anche nelle regioni arancioni e rosse“.