Influencer, talent, creator, contributor: hanno tanti nomi, altrettanti follower e sono considerati i VIP dei canali social. Anche se il pubblico si divide ancora fra chi li adora e chi li critica, sono sulla bocca, anzi sul pollice, di tutti.
Che siano “influenti” lo dice il nome stesso: resta da capire in che modo coinvolgerli e quali sono le best practice del settore. Per rispondere a queste domande partiamo dai dati del report dell’ ONIM.
IL REPORT 2020 DELL’ONIM
L’ ONIM (Osservatorio Nazionale di Influencer Marketing) nasce con l’obiettivo di divulgare informazioni sull’influencer marketing proponendo dati e best practice relative al mercato italiano. Ogni anno l’ONIM rilascia un report intervistando oltre 400 influencer e condividendo così una fotografia dettagliata delle tendenze dell’I.M. in Italia.
Ecco un riassunto delle principali evidenze per quanto riguarda l’anno appena passato:
- L’industria dell’I.M. continua a crescere (+12,77% nel 2020)
- Anche se la industry più presidiata è quella Fashion, il Food si conferma un settore di rilievo per attività di questo tipo
- L’obiettivo principale per cui si attivano progetti di I.M. è l’awareness.
Nel 2020 si è registrato anche un aumento dei progetti con obiettivo traffico, conseguenza diretta della chiusura dei negozi fisici e dell’apertura di numerosi e-commerce - Instagram si conferma il canale principale di utilizzo, seguito da Youtube e dalla new entry TikTok, social che durante il 2020 è cresciuto in modo esponenziale
- Le foto restano la forma di contenuto maggiormente utilizzata anche se, complici i lockdown, è cresciuto anche l’utilizzo delle dirette che hanno portato i fan nelle case dei loro beniamini
QUANTI FOLLOWER DEVE AVERE UN INFLUENCER PER PERFORMARE?
L’ONIM ha risposto anche a questa domanda identificando 4 fan-cluster principali, di cui 3 particolarmente performanti:
- NANO INFLUENCER <10.000 follower
Cala il loro utilizzo, dal 24,2% al 16,3%: non sempre così professionali e qualitativi come si aspettano i Brand e le aziende da collaborazioni di questo tipo - MICRO INFLUENCER fra 30.000-50.000 follower
Hanno un ruolo sempre più chiave e registrano un aumento (da 16,9% a 22,25%) - MID INFLUENCER fra 50.000-100.000 follower
Registrano una crescita considerevole, passando dal 13,7% al 18,7% - MAXI INFLUENCER >100.000 follower
Anche in questo caso, il fan-cluster fa un balzo importante: da 9,7% a 13,1%
COSA SIGNIFICANO QUESTI DATI PER IL SETTORE FUORICASA?
Innanzitutto forniscono delle linee guida per orientarsi nel mondo, ormai sovrappopolato, degli influencer. Il report dell’ONIM ci dice, infatti, che è meglio privilegiare Instagram come canale e scegliere creators con tanti follower, piuttosto che fan base più piccole.
Nel 2021, in zona rossa e con le serrande ancora abbassate, l’I.M. è uno strumento valido in mano ai ristoratori perché permette di accrescere la propria awareness social comunicando ai fan dei volti più noti del piccolissimo schermo.