Annunciato da tempo, è giunto il momento del maxi aumento di capitale per Autogrill, studiato per rafforzare il capitale dopo il crollo dell’attività per la pandemia da Covid, che ha causato una perdita di ricavi consolidati del 60% nel 2020 (rispetto al 2019) e un calo importante anche nei primi quattro mesi del 2021, chiusi con un fatturato in calo del 40% a parità di perimetro a 531 milioni di euro (rispetto ai primi quattro mesi del 2020, che incorporavano due mesi “buoni”).
Il gruppo della ristorazione commerciale della famiglia Benetton ha finalmente varato l’aumento, partito il 14 giugno per chiudersi a fine mese. La società guidata da Gianmario Tondato da Ruos chiede ai soci 600 milioni di euro (578 milioni stimati al netto dei costi) e, per rendere più appetibile quest’operazione, ha garantito un sostanzioso sconto sul Terp, pari al 27,9%.
LA FAMIGLIA BENETTON PROMETTE 300 MILIONI
Il Terp è il prezzo teorico che ha l’azione una volta che sia stata nettata dal diritto di opzione che serve per aderire all’aumento di capitale. Per semplificare, si può dire che il prezzo di emissione delle nuove azioni da offrire a vecchi e nuovi soci è inferiore al Terp: gli azionisti saranno (teoricamente) invogliati ad aderire perché le azioni sono vendute a un prezzo ben più basso di quello che esprime in questo momento il mercato. Questa è una soluzione che invoglia soprattutto gli azionisti di minoranza, già esistenti o potenziali. Le nuove azioni saranno emesse a un prezzo pari a 4,59 euro (6,13 euro la chiusura di venerdì 11 giugno) e gli azionisti già presenti otterranno 13 diritti ogni 25 azioni possedute.
La famiglia Benetton, azionista di maggioranza con il 50,1% tramite la società Schematrentaquattro, ha già dichiarato che farà la sua parte e quindi investirà 300 milioni in quest’iniezione di capitale, che un consorzio di banche imponente, che vede schierate le maggiori società italiane e alcune delle più importanti europee e americane, comunque garantirà. Se quindi gli azionisti di minoranza o il mercato non sottoscriveranno tutte le azioni ci penseranno loro.
DENARO PER RACCOGLIERE LE SFIDE FUTURE
A cosa serviranno questi soldi? Sicuramente al rafforzamento del capitale, dato che il gruppo ha continuato a bruciare cassa anche nei primi mesi del 2021. E poi a cogliere qualche opportunità di acquisizione, soprattutto dopo aver ceduto le attività non più ritenute importanti, come la rete di ristoranti autostradali in America, ceduta per 375 milioni di dollari a una cordata di fondi d’investimento guidata da Blackstone Infrastructure Partners, ma che include anche Applegreen Limited e B&J Holdings.
C’è anche da capire cosa succederà alla rete autostradale italiana di ristoranti dopo che la famiglia Benetton ha trovato l’accordo per cedere Autostrade per l’Italia al consorzio capitanato dalla società statale Cdp. Cambieranno gli equilibri e ci saranno novità nel processo di riassegnazione delle licenze? È una partita che si apre adesso.
LA SOCIETA PUNTA ALL’UTILE A PARTIRE DAL 2024
In occasione dell’aumento di capitale, la società ha fornito una stima di risultato netto consolidato ‘underlying’ per il 2021, che dovrebbe essere negativo per 200-300 milioni di euro. Il risultato netto ‘underlying’ è un valore, calcolato dalla società, che si concentra sugli eventi del ciclo contabile regolare e spesso esclude gli addebiti una tantum, diverso dall’utile contabile. L’utile underlying dovrebbe essere positivo nel 2024.
Secondo la società di analisi Equita, che segue le sorti finanziarie della società, nel 2021 Autogrill potrebbe mettere a segno ricavi consolidati pari a 2,7 miliardi di euro, che diventerebbero 3,9 miliardi nel 2022 e 4,3 miliardi nel 2023.