Per McDonald’s l’esperienza al ristorante resta fondamentale

Il Ceo Chris Kempczinsky ha spiegato che, nonostante la crescita dell’off-premises durante la pandemia, il consumo all’interno del punto vendita riprenderà e rimarrà prioritario
Per McDonald’s l’esperienza al ristorante resta fondamentale

Penso che il consumo all’interno dei ristoranti sia destinato a continuare”. Se Chris Kempczinsky avesse pronunciato queste parole durante la sua nomina a Ceo di McDonald’s  quasi due anni fa, probabilmente lo avrebbero preso per pazzo. Ma, dopo 18 mesi di pandemia, è palese che tali frasi assumano tutto un altro significato.

RITORNO DEL DINE-IN

Nei giorni scorsi Kempczinsky è stato invitato a parlare del futuro della ristorazione a un evento della CNBC. Un futuro che per McDonald’s vedrà sempre più vicinanza alle minoranze e sempre più impegno nella sostenibilità ma anche e sopratutto, sempre più persone che torneranno a consumare all’interno dei fast food.

Il cosiddetto “dine-in” rappresenta per McDonald’s il 25% delle vendite totali e, nonostante l’ovvia crescita durante la pandemia di delivery e drive-thru e gli investimenti effettuati in tale settore, ci si aspetta un ritorno a livelli pre-covid, come sta già avvenendo per esempio in Uk.

MCDONALD’S CONTROCORRENTE?

Un’affermazione, quella del Ceo di McDonald’s, forse un po’ controcorrente rispetto alle strategie di alte catene che stanno invece puntando molto sulle dark kitchen, come Wendy’s, e Five Guys o su un design dei punti vendita più incentrato sulla off-premises, come Burger King. C’è inoltre da considerare anche le mosse di retailer come Walmart, che sta puntando anch’esso molto sulle dark kitchen e chiudendo diversi ristoranti, anche di McDonald’s, all’interno dei supermercati.

Penso che negli Stati Uniti ci metteremo un po’ per tornare ai livelli usuali di consumo all’interno del ristorante“, ha concluso Kempczinsky. Ma sappiamo e ci aspettiamo che sarà di nuovo una parte importante dell’esperienza utente di McDonald’s.

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