New York, crisi da obbligo vaccinale e non solo

Uno studio dell’associazione ristoratori dello Stato newyorchese ha evidenziato i problemi per il settore derivanti dalla misura anti-Covid
New York, crisi da obbligo vaccinale e non solo

Dopo lo studio di Dataessential dello scorso luglio, che ha riportato come il 30% della popolazione americana si sia detta disposta ad abbandonare il ristorante alla richiesta di esibire il certificato vaccinale, un nuovo sondaggio riguardante New York getta benzina sul fuoco di una situazione già abbondantemente complicata.

MENO PRESENZE…

Uno studio dell’Associazione ristoratori dello Stato di New York, ripreso da Restaurant Dive e condotto su un campione di 125 ristoranti, ha evidenziato come il 90% di essi abbia dovuto fare i conti con una riduzione delle presenze dovuta all’obbligo vaccinale.

I due terzi degli intervistati hanno affermato che diversi clienti si sono rifiutati di sedersi al tavolo alla richiesta di esporre la prova di vaccinazione.

…MENO PERSONALE…

Ma la mancanza di clienti non è il solo grattacapo per i ristoratori dello stato della Grande Mela. L’indagine ha evidenziato inoltre come diversi lavoratori abbiano preferito licenziarsi piuttosto che vaccinarsi, generando ciò che può essere definito come un vero e proprio esodo dal comparto Horeca, analogamente a quanto sta avvenendo in Italia e Gran Bretagna, seppur per cause diverse.

La ristorazione newyorkese, al pari di quella globale, deve inoltre fare i conti con l’aumento vertiginoso delle materie prime, i cui primi effetti iniziano a vedersi soprattutto nel comparto retail. Come se non bastasse, i ristoratori devono fronteggiare i costi addizionali per le misure anti-Covid e l’avvento dell’inverno con la conseguente riduzione dei posti a sedere all’esterno.

Una situazione per niente facile, con i ristoranti dello Stato che stanno registrando presenze inferiori del 43% rispetto al 2019.

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